Calcio Serie C – Mantova, l’interista Guccione e la Juve: “Sogno un gol all’Allianz”

Filippo Guccione
Filippo Guccione

MANTOVA Un gol all’Allianz Stadium: quale calciatore non lo sognerebbe? Filippo Guccione non fa eccezione, pur sapendo che provocherà malumori… in famiglia. «Io sono interista – spiega il capitano del Mantova – , perciò immaginate quanta gioia potrebbe darmi domenica segnare alla Juve (sia pur Next Generation, ndr). Magari un gol decisivo. L’unico guaio è che scontenterei mio figlio Christian, che invece è uno juventino sfegatato. Lo conosco: sarebbe capace di non esultare!».
“Conflitti familiari” a parte, come si inquadra una partita del genere?
«Si presenta da sola. Sul piano emotivo è una partita da sogno, considerando lo stadio che la ospita. Sul piano tecnico conosciamo bene la forza della Juve, che già l’anno scorso ci ha battuti due volte: è una squadra di palleggiatori, che manovra palla a terra, non ha paura di giocare e dispone di bravissimi interpreti».
È un Mantova più consapevole quello che affronterà la baby Juve?
«I risultati e le prestazioni aiutano. Lo 0-0 con la Feralpi ci ha dato fiducia, soprattutto per come è venuto».
Ecco, torniamo a quella partita. Cosa vi ha lasciato?
«Sapevamo che sarebbe stata una gara difficilissima, vista la qualità dell’avversario. Si è messa subito in salita, con quell’espulsione dopo neanche 20 minuti. Ma proprio lì è uscita fuori la nostra compattezza, anche a livello di spogliatoio. Lo ritengo un segnale importante».
Anche i numeri testimoniano la crescita del Mantova: come ci siete arrivati?
«Innanzitutto non abbiamo mai perso la fiducia. Sappiamo bene che nel calcio si vive di momenti: è giusto gioire quando le cose vanno bene, ma non bisogna buttarsi giù quando vanno male. Noi abbiamo continuato a lavorare, senza mai perderci d’animo. E questa compattezza ci sta premiando».
La classifica, però, resta magra…
«Verissimo. Quello che abbiamo fatto ancora non basta. Ma sono convinto che questa squadra abbia dei margini di crescita importanti».
Torniamo a te. Finora hai segnato solo due gol, entrambi su rigore: ti pesa?
«No, non è un peso. Però ho bisogno di segnare. Con la Feralpi mi sono capitate delle buone occasioni, ma non è andata. E mi dispiace perchè, se avessi segnato, magari avremmo vinto. I miei gol mancano: anche se non ci penso più di tanto, è un dato di fatto che non si può ignorare. Per questo mi piacerebbe aumentare presto il bottino».
Le ultime parole per il tuo ex compagno di squadra Cheddira, che stamani debutterà ai Mondiali in Marocco-Croazia. Sorpreso?
«Già a Mantova si era capito che era un ragazzo di grandi potenzialità. Forte fisicamente e capace di guadagnarsi tanti rigori… anche se col Var ora non sarà così semplice. La chiamata in Qatar se l’è guadagnata sul campo. Tra l’altro gliel’avevo predetta poco tempo fa e lui non ci credeva… Il suo prossimo step sarà la Serie A, ne sono convinto».