Calcio Serie D – Il consiglio di Aldrovandi: “Mantova, ti serve una mentalità… ignorante”

Simone Aldrovandi
Simone Aldrovandi

Mantova Una mentalità “ignorante”. È quella che suggerisce  Simone Aldrovandi, punto fermo della difesa del Mantova ultimamente sotto la lente per i tanti gol presi. Con lui analizziamo il momento dei biancorossi, nonostante tutto primi in classifica con 5 punti di vantaggio sul Fiorenzuola.
Simone, cosa intendi con “mentalità ignorante”?
«Che talvolta, per evitare di prendere gol, dovremmo esser bravi a buttare qualche pallone in più in fallo laterale o in tribuna. Proprio come farebbe una squadra provinciale, che deve salvarsi. Meno belli, più concreti».
Quindi non è una questione di meccanismi da perfezionare?
«Sicuramente bisogna lavorare sulla fase difensiva. Ma sono convinto che con un pizzico di malizia in più il problema verrebbe quantomeno ridimensionato. Per questo parlavo di “mentalità ignorante”.
Cosa si porta di buono il Mantova dal match col Fiorenzuola?
«Siamo stati bravi sotto l’aspetto caratteriale. Non è mai facile recuperare uno svantaggio e noi l’abbiamo fatto due volte. Non ci arrendiamo mai».
C’è rimpianto per il mancato allungo in classifica?
«Relativamente. È comunque un bene non aver perso e aver mantenuto i 5 punti di vantaggio sul Fiorenzuola».
Che partita è stata?
«Entrambe le squadre hanno cercato di vincere. Secondo me il risultato un po’ ci penalizza, perchè a livello di occasioni siamo stati superiori. Ma va bene così».
Nelle ultime tre partite avete sempre preso gol nei primi minuti…
«Può capitare. Ma se questo succede per tre gare di seguito, è chiaro che è un passaggio da superare. Fortunatamente la classifica ci permette di lavorare con tranquillità, senza fare drammi».
C’è differenza tra il Mantova che a inizio campionato collezionava goleade e quello delle ultime gare?
«Sono cambiati gli avversari, senza dubbio più attrezzati. Ma è cresciuto anche il materiale a loro disposizione. Nel senso che tutti ormai ci conoscono e, di conseguenza, sono più pronti ad affrontarci»
Domenica andate a Savignano, mentre il calendario prevede Fiorenzuola-Franciacorta e Correggese-Mezzolara: nuova possibilità di allungo?
«Può essere. Ma, visto il trend delle nostre ultime gare, la priorità per noi è una sola: vincere a Savignano. Poi vedremo cosa fanno le altre».
Di tutte le squadre affrontate, quale ti è sembrata la migliore?
«Il Fiorenzuola. Parlo a livello di personalità, nell’imporre idee e gioco. Non ha nomi altisonanti, però ha un’identità. Non è un caso che sia seconda in classifica».
A livello personale sei soddisfatto della tua stagione?
«Sono contento di giocare con continuità, dopo tutte le panchine e tribune dello scorso anno. Se con la mia esperienza posso dare una mano ai compagni, non mi tiro indietro».
In difesa abbondano le quote: come ci si sente nel ruolo di chioccia a soli 25 anni?
«In effetti, quando ci penso mi viene da ridere. Al di là di questo, sono contento di prendermi delle responsabilità e, come dicevo, di dare qualche consiglio ai più giovani. Cerco di farlo con esempi concreti, come fanno tutti gli altri compagni più esperti di me».
Stai per diventare papà, vero?
«Sì, per la prima volta. Nascerà ad aprile e sarà una femminuccia. Sul nome io e la mia compagna abbiamo idee diverse… Vedremo chi la spunta!  (ride)».
Dunque, aprile mese intenso: la paternità e il campionato alle battute finali…
«Già. Spero davvero di festeggiare due volte».