VIADANA Vigilia di campionato per il Rugby Viadana, che sarà impegnato domani alla Caserma “Giulio Onesti” di Roma contro la Lazio (kick off alle ore 14.30) nel match che inaugurerà la 14esima giornata della Serie A Elite. L’attuale capolista del massimo campionato nazionale ha infilato 12 vittorie su 13 partite alternando successi spettacolari, in cui il gioco arioso ha definito la cifra stilistica della squadra di coach Pavan, ad altre sfide portate a casa con maggiore sofferenza, ma palesando anche maturità e cinismo. Uno dei giocatori viadanesi con il minutaggio maggiore è Fabrizio Boschetti, che ha distribuito le sue prestazioni sia in seconda che in terza linea. Visto da fuori, questo Viadana sembra aver cambiato pelle, più pratico che spettacolare, ma comunque vincente. La domanda è allora se sia un processo pianificato o un’evoluzione innescata dalla necessità. «Direi che già dalla sfida con le Fiamme Oro e quindi nelle ultime quattro partite – spiega il flanker giallonero – non ci sono stati ritmi elevati, condizione in cui noi rendiamo al meglio e solo con i Lyons, a sprazzi, abbiamo mostrato le nostre qualità. Proprio i piacentini avevano detto che il loro intento era quello di soffocare il nostro rugby e questo ci ha penalizzati molto perché hanno messo molta aggressività sui punti d’incontro e noi non abbiamo avuto modo di utilizzare le situazioni che abbiamo allenato e che ci portano ad un rugby veloce e che muove molto le gambe. Nessuno ci regala niente e lavoriamo per conquistarci i risultati che vogliamo».
Se di rimpianti si può parlare, visto il primato in classifica ben saldo, viene in mente la mancata conquista dei bonus mete. Serve maggiore cinismo negli ultimi 40 metri? «Sì, il cinismo è mancato, l’arrivare ai cinque metri e prendere punti; con i Lyons – continua Boschetti – siamo entrati 19 volte nei loro ventidue metri e non siamo riusciti a marcare la quarta meta, dobbiamo fare meglio. Nelle ultime due settimane abbiamo posto un focus particolare su questo aspetto».
La prossima sfida con la Lazio è il classico testacoda con ben 50 punti a dividere le due squadre in classifica. Eppure si nascondono delle insidie nella trasferta capitolina. «Il fatto che siano ultimi in classifica – avverte Boschetti – li pone nell’ottica di chi ha nulla da perdere. Nelle ultime partite giocate non sono scesi in campo da vittima sacrificale, come col Valorugby per fare un esempio. Quindi giocheranno dai loro ventidue assumendosi i rischi del caso».