Castel Goffredo Nemmeno il tempo di ricaricare le batterie dopo la splendida vittoria in gara-1, che è già arrivato il grande giorno di gara-2. La Brunetti Castel Goffredo sfida nuovamente il Norbello, nel ritorno della finale scudetto del campionato di A1 femminile, con l’obiettivo di completare l’opera, iniziata con il 4-2 al PalaMazzi di sabato scorso, e cucirsi sulle maglie il nono tricolore consecutivo, il ventiduesimo in totale nel femminile nella storia del club. Le campionesse in carica sono attese dal Norbello, che alle ore 18 nella palestra comunale di via Azuni, sotto la direzione di Nicola Mazzuzzi e Daniele Vacca, dovrà vincere per forza per portare la serie alla “bella”, sabato 19 ancora in terra sarda. La squadra trascinata dalla grande ex Brunetti Wenling Tan Monfardini chiama a raccolta il pubblico locale, come spiega il presidente Simone Carrucciu, per avere sostegno e carica, scottata non poco dalla prima sconfitta patita in stagione… «Sarà importante il contributo dei nostri sostenitori che possono trasmettere ottimismo e serenità all’ambiente», queste le parole del massimo dirigente sardo. Come all’andata mancherà Bernadette Szocs, ma Andreea Dragoman, Nikoleta Stefanova e Nicole Arlia, con la russa Anastasiia Kolish, hanno dimostrato tutto il loro grande potenziale. Per i tifosi virgiliani la super sfida sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della FITeT. «La vittoria nella gara di andata non significa nulla – dichiara il general manager Franco Sciannimanico – Ci sarà ancora da soffrire: Norbello farà di tutto per batterci e per riportare l’eventuale gara decisiva ancora in Sardegna. Domani (oggi, ndr) a noi potrebbe bastare anche un pareggio per confermarci campioni d’Italia, ma non è il caso di fare troppi calcoli. Dobbiamo affrontare ogni incontro con la massima attenzione e concentrazione. L’assenza di Szocs? Le ragazze sanno bene quanto valgono. Sono preparate, motivate e pienamente consapevoli delle proprie possibilità. Ora serve solo restare concentrati e giocare punto su punto, con la determinazione di chi vuole scrivere ancora una volta la storia».