Volley Serie B maschile – Guaresi: “Questo Gabbiano può volare alto”

Giana Guaresi
Coach Giana Guaresi

BORGO VIRGILIO In un clima incerto per il futuro del volley, il tecnico del Gabbiano  Giana Guaresi  non si nasconde dietro un dito. L’8 novembre dovrebbe iniziare, e il condizionale è d’obbligo, il campionato di Serie B, ma Guaresi la sua certezza ce l’ha: quella di avere per le mani un roster competitivo di cui ha una grande fiducia.
«Abbiamo fatto pochi test – premette – , soltanto due con Parma. Ne erano in programma altri ma sono saltati. Ora ci siamo organizzato per un paio di partite con Ongina, la prima sarà proprio domani a Cerese. Grazie ad un roster ampio, i test ce li facciamo in casa. Ho tanti giocatori bravi e non sarà semplice decidere chi far giocare. Anzi, saranno proprio… cavoli miei! Non mi è capitato spesso di poter gestire una situazione di questo tipo. Il livello degli allenamenti è molto alto e c’è anche competizione. Per il resto, purtroppo, tira una brutta aria. Speriamo di cominciare perché lo sport non è superfluo, non bisogna chiudere e ho paura. I provvedimenti hanno colpito lo sport amatoriale ma anche quello dilettante ha rischiato». Abbiamo chiesto al tecnico del Gabbiano di illustrarci gli step da qui all’inizio del campionato. «Stiamo ancora lavorando sulla fase quantitativa dei carichi di lavoro – risponde Guaresi – . Ma dalla prossima settimana cominceremo a lavorare su alcuni meccanismi di squadra. Tanti sono nuovi ma, come dicevo, non posso nascondermi: la squadra è davvero formata da giocatori di buon livello. Manca solo il clima della partita vera, che dà più pressione rispetto ai test, dove tutti si divertono. Il potenziale c’è, dobbiamo solo trovare i giusti equilibri nei momenti che contano. Sasdelli  si è ripreso da una brutta influenza e  Cordani  ha un problema ad una spalla che gli ha fatto saltare le due amichevoli: lo stiamo recuperando». Insomma, quello che si avvicina al nuovo campionato è un Guaresi più carico che mai: «Mi diverto ad allenare questa squadra – conclude – e non capita sempre. Cercherò di dare a tutti la chance di scendere in campo anche in base a come va la settimana di allenamenti. Dispongo di giocatori intelligenti, ma giocano in sei più uno. Dovrò tenere tutti sulla corda».