MANTOVA Calcio italiano, e non solo, ancora nel caos dovuto all’emergenza Coronavirus. Una cosa è certa: Mantova-Crema non sarà disputata domenica 1° marzo. La decisione è stata presa direttamente dalla Lega di Serie D, a seguito delle varie disposizioni arrivate dal Governo. Va ad aggiungersi alle restrizioni emanate dalle regioni coinvolte. Quella dei virgiliani è una delle tante sfide che sono state rinviate. Dopo quella contro il Fanfulla, anche con i cremaschi si giocherà in data da destinarsi. In generale sembra di capire che l’auspicio delle società di serie D, sia quello di far slittare le due gare in coda al campionato. Detto ciò è anche prematuro ipotizzare un ritorno immediato al calcio giocato. Nel caso si dovesse aggravare la situazione, con l’aumento dei contagi, non è da escludere che vengano rinviate anche gare della decima di ritorno. L’Aciemme in quel turno giocherebbe in casa del Mezzolara e l’Emilia, come è noto, è un’altra regione, che ha imposto il divieto dello svolgimento delle manifestazioni sportive. Ogni giorno, in base all’evolversi della situazioni verranno prese delle decisioni, che potrebbero modificare le agende delle varie società. Tra le tante ipotesi emerse nella giornata di ieri c’era anche quella di disputare gli incontri di domenica a porte chiuse, come si dovrebbe fare in Serie A. E’ anche vero che nella massima serie questa potrebbe essere la soluzione migliore, per andare incontro alle esigenze di calendario dei grandi club. Inoltre, l’ordinanza della Regione Lombardia, prevede già che i professionisti possano usufruire degli impianti per allenarsi, diversamente dai dilettanti. Da giugno partiranno inoltre gli Europei, e i campionati entro metà maggio deve terminare. Diverso il discorso in Serie D. Altra questione emersa nel pomeriggio di ieri riguarda la possibilità o meno di svolgere regolarmente gli allenamenti. Il Mantova è in attesa di capire, come molte altre società lombarde, indicazioni più precise. Stando alle indicazioni della regione “le attività all’aperto possono essere svolte ad eccezione dell’utilizzo degli spogliatoi. È consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti. Al momento, come specificato dalla Lombardia, gli allenamenti possono essere svolti solo ed esclusivamente dai professionisti”. Il Mantova, che oggi non si allenerà, in questi giorni potrebbe essere costretto a pensare soluzioni alternative. A tal proposito, fanno sapere da viale Te, non è da escludere l’ipotesi ritiro fuori città, ma anche fuori Lombardia. E’ paradossale, infatti, che in Emilia Romagna sia stato dato il via libera agli allenamenti dei dilettanti, diversamente da quanto accade nella nostra regione. Le giovanili resteranno ferme.