MANTOVA Sono 20.330 (58% femmine e 42% maschi) i mantovani iscritti all’Aido al 31 dicembre 2021, mentre i gruppi attivi sul territorio hanno raggiunto quota 31: un numero destinato a salire con l’imminente costituzione di quello di Bagnolo San Vito. Tempo di bilanci in casa Aido. La consueta assemblea annuale dell’associazione quest’anno si è tenuta nella sala civica di Bozzolo. Ad elencare il lavoro messo in campo, puntando i riflettori sulle modalità grazie alle quali si è arrivati a programmare, progettare e realizzare le varie attività, sono stati Corrado Valli e Sabrina Tartarotti, rispettivamente presidente regionale e provinciale di Aido. Alla base dei risultati positivi dell’azione associativa, c’è stato un filo conduttore, “la relazione”. A fare gli onori di casa il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, il quale si è soffermato sull’importanza del volontariato, soprattutto per i giovani, mentre Donatella Panizzi, delegata del presidente della Provincia Carlo Bottani, ha elogiato l’atto della donazione di organi e letto la preghiera di don Primo Mazzolari inneggiante la pace. Sono seguiti gli interventi di Fabio Pajola (Asst), Elena Bianchera (volontaria e storica socia nonché ex presidente Aido), Ginetta Dalzini e Paola De Padova (Asst). «Nel 2021 abbiamo avuto 200 nuovi iscritti in soli 6 mesi di attività, un ottimo risultato per la nostra associazione che come tante altre si è trovata a dover fronteggiare l’emergenza Covid – ha premesso Sabrina Tartarotti prima di concentrarsi sulla lettura dei dati relativi alle “dichiarazioni di volontà” in materia di donazione di organi e tessuti presso le anagrafi dei vari Comuni -. Il totale dei consensi è di 49.099, pari al 71.8%, mentre il totale delle opposizioni è di 19.032, pari al 28,2%: un trend in linea con i dati nazionali. C’è poi un 44% di cittadini che non si esprimono, e in tal senso il ruolo di Aido è fondamentale per incentivare la cultura del dono». Il direttivo provinciale ha già fatto sapere che interverrà insieme ai sindaci laddove le dove le “opposizioni” superano il 30%, affiancando gli ufficiali anagrafi con una serie di corsi formativi e di sensibilizzazione entro l’anno. «Per quanto riguarda l’attività di trapianto – termina Tartarotti -, a livello nazionale, nel 2021 sono stati utilizzati 1363 donatori deceduti per 3.416 trapianti e 362 donatori viventi e conseguente 362 trapianti, per un totale di 3.778, allineandosi agli anni pre-pandemia».
Matteo Vincenzi