Il regista Gianluca Vassallo presenta “La sedia”

MANTOVA Un’eredità contesa, due fratelli divisi e soffocati dal rancore, una Sardegna aspra e dalla bellezza violenta.
Domani alle ore 21 arriva al cinema del carbone ”La sedia” lungometraggio del regista e fotografo Gianluca Vassallo, già più volte ospite di Festivaletteratura e ai Tinelli di Palazzo Te nell’anno 2021 con la mostra Soliloqui.
Il film racconta la storia di Pietro, che parte alla ricerca del fratello che da dieci anni non vuole più vedere per reclamare l’unica cosa che il padre ha lasciato loro in eredità: una sedia.
Con questo simbolico trono vacante, Pietro inizia una sorta di viaggio iniziatico attraverso la sua coscienza e affrontando il caso.
“Esiste un momento nella vita di tutti in cui l’età adulta si fa solida (“…), ha dichiarato Gianluca Vassallo in una recente intervista. “È un momento potenzialmente straordinario che, però, spesso coincide con l’osservazione di una fragilità crescente dei nostri cari. Nel mio caso, mio padre, l’uomo a cui devo la mia dedizione instancabile al lavoro, si è trasformato in pochi anni da un essere che ho sempre immaginato altissimo, forte, brillante, in un uomo piccolo, curvo, afflitto dal dolore e per questo incapace di esprimersi all’altezza del suo pensiero (…). La sua trasformazione mi ha fatto pensare al tema dell’eredità morale, un tema che attraversa la società sia su un piano individuale, strettamente privato, che su uno che è di interesse collettivo. Il film La Sedia è nato così, come un tentativo urgente di fare ordine alle emozioni private e ai pensieri sul mondo, cercando una risposta semplice ad una domanda complessa: qual è la mia, intima, e la nostra, collettiva, responsabilità dinanzi ad un lascito?”
La sedia del film è peraltro un oggetto iconico del design italiano: la celebre Sedia 1 progettata da Enzo Mari.
Una scelta non casuale: “ho pensato che la sedia”, prosegue Vassallo, “fosse l’oggetto metaforico perfetto: un progetto che è frutto del pensiero politico e poetico, che mette tutti nella condizione di costruirsi un oggetto d’uso, attraverso semplici cose. Un po’ la metafora di quello che i padri dovrebbero insegnare ai figli”.
Nato attraverso un progetto di autoproduzione e sostenuto dalla Sardegna Film Commission, il film è stato girato tra San Teodoro, Budoni e Azzanì, una frazione di Loiri Porto San Paolo, ed ha come protagonista l’attore Michele Sarti e la colonna sonora dei Tanake.
Presentano il film il regista Gianluca Vassallo e l’attore protagonista Michele Sarti.
Biglietti: ingresso 7 euro, soci del cinema del carbone 5 euro.
Per informazioni: 0376.369860 – info@ilcinemadelcarbone.it – www.ilcinemadelcarbone.it.