L’ammissione di Borrelli: “Sulla zona rossa nella Bergamasca decise il Governo”

ROMA La vicenda dell’eventuale chiusura dei Comuni bergamaschi di Alzano Lombardo e Nembro «è stata analizzata nel comitato tecnico-scientifico che ha fatto le proprie valutazioni. Poi le disposizioni sulla chiusura sono state fatte dal Governo, ma non c’è nulla di secretato». Così il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha risposto a una domanda sul perchè non sia stata diffusa la nota del Comitato tecnico-scientifico che a marzo proponeva di istituire la zona rossa nei due Comuni ha aggiunto: «Valutata l’esigenza di chiudere, non si è chiuso solo Nembro e Bergamo, ma l’intera Lombardia». Parole che di fatto smentiscono quanto asserì il premier Giuseppe Conte. E sulle quali è arrivato il commento del consigliere regionale della Lega Alessandra Cappellari: «La Regione si è mossa secondo l’impostazione indicata dalla Protezione civile. Va perciò riaffermato che il governatore Attilio Fontana aveva da subito dimostrato un grande rigore, anche se le sue richieste in una prima fase erano state imprudentemente e strumentalmente tacciate come “allarmistiche” dal Governo centrale». Giova ricordare che lo scorso 1° marzo la Lombardia aveva chiesto di istituire la zona rossa per Alzano Lombardo e Nembro, ma il governo centrale agì l’8 marzo, con il dpcm che mise in isolamento tutta la Regione. (m.v.)