Coronavirus, Fontana risponde ai sindaci di centrosinistra: speculazioni politiche

MILANO – “Non c’e’ peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Se poi la ‘lezioncina’ arriva da chi non ha competenze scientifiche dirette, la cosa diventa – per pura e bieca speculazione politica – ancora piu’ inopportuna e per certi versi triste. Un modo di comportarsi irresponsabile e poco consono per chi ricopre un ruolo istituzionale. Un atteggiamento sconsiderato che giunge proprio nel giorno in cui ho ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di plauso per tutto quello che stiamo facendo e anche per condividere l’opportunita’ di mantenere solido il fronte istituzionale”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, replica ai sindaci lombardi del centrosinistra che hanno polemizzato con lui su su scelte fatte dall’ente attraverso alcune domande: perché la Regione Lombardia non segue le direttive dell’Iss sui tamponi? Perché non è stata ancora autorizzata la sperimentazione dei test sierologici come invece fanno Veneto ed Emilia Romagna? A rivolgere queste e altre domande sono stati sette sindaci di città capoluogo della Lombardia, Bergamo, Giorgio Gori, e i primi cittadini di Brescia, Cremona, Lecco, Mantova e Varese. «Già lunedì scorso durante la consueta riunione con i sindaci dei capoluoghi e, poi, non più tardi di ieri – aggiunge Fontana – nell’aula del parlamento regionale, abbiamo risposto alle medesime domande da parte delle opposizioni, che oggi i sindaci di centrosinistra puntualmente, come un orologio svizzero, ripropongono. E’ evidente, che c’e’ una strategia politica e che quindi l’obiettivo e’ tenere alta la polemica contro la Regione, impegnata invece 24 ore su 24 a contrastare concretamente il virus. “Non mancheremo comunque – conclude il governatore – di recapitare ai sindaci in maniera specifica e puntuale tutta la documentazione che dara’ loro anche risposte scientifiche”.