La città resta senza cultura e gli alberghi vanno a picco

MANTOVA Disdette a raffica. Prenotazioni in alberghi e b&b praticamente azzerate. Una psicosi sulla quale interviene l’addetto ai lavori invitando tutti alla moderazione.
«Siamo molto preoccupati. In pochissimo tempo la situazione è precipitata. Sino a qualche giorno fa, l’Italia risultava sostanzialmente indenne dall’epidemia, con un numero limitatissimo di pazienti sotto osservazione, per contagi contratti all’estero. Oggi siamo nell’occhio del ciclone e il danno d’immagine si è già trasformato in danno economico». Con queste parole il presidente di Federalberghi-Confcommercio Mantova Gianluca Bianchi commenta l’impatto del coronavirus sull’economia del turismo. La posta in gioco, aggiunge, è molto alta: basti considerare che a marzo inizia la stagione turistica con numeri importanti relativi alle gite scolastiche.
Il presidente degli albergatori mantovani, nel riferire che iniziano a pervenire molte cancellazioni, precisa che «solo in un numero limitato di casi il cliente ha diritto al rimborso di quanto già pagato, che scatta solo nell’ipotesi di effettiva impossibilità sopravvenuta (peraltro nessuno dei comuni di Mantova e provincia risulta essere in quarantena). Per quanto possibile, gli albergatori cercheranno di andare incontro ai clienti, proponendo ad esempio un voucher per un periodo alternativo, anche se in termini legali il cliente non vi avrebbe diritto».
È importante ricordare, osserva ancora Bianchi, che le limitazioni agli spostamenti riguardano unicamente gli 11 comuni in quarantena, mentre i residenti nelle altre aree, come la nostra, hanno piena libertà di movimento: «In questo momento è importante mantenere i nervi saldi e attendere l’evolversi della situazione, confidando in un rapido miglioramento delle prospettive: non ha molto senso ad esempio annullare il viaggio previsto per Pasqua ed è assurdo cambiare i programmi».
Bianchi conclude ricordando che Federalberghi e Confcommercio hanno chiesto al governo di «adottare provvedimenti per tamponare l’emergenza, sospendendo il pagamento di tasse, contributi e mutui e estendendo l’area d’intervento dei fondi di integrazione salariale. È necessario un intervento urgente, in soccorso alle imprese, prima che l’onda lunga delle cancellazioni si trasformi in uno tsunami, costringendone molte a ridurre il personale o addirittura a chiudere i battenti».
Da ultimo, lamenta che «all’estero si sta verificando una ingiustificata campagna negativa di informazione verso l’Italia, che sta creando allarmismi in parte ingiustificati, spaventando il mercato straniero del turismo che, prima di riprendere il suo trend naturale, richiederà tempi di assestamento non facilmente prevedibili. L’invito è, almeno a livello locale e nazionale, ad abbassare i toni». Soprattutto, a livello locale, Bianchi auspica «che tornino al più presto visitabili i musei, senza i quali viene a mancare buona parte di attrattiva per venire a visitare Mantova e i suoi tesori».