Accusato di maltrattamenti ai genitori, i fratelli: “Mamma e papà terrorizzati”

MANTOVA – Davanti al collegio dei giudici hanno riannodato il doloroso nastro della memoria rammentando gli innumerevoli episodi violenti perpetrati ai danni degli anziani genitori dal proprio congiunto. A parlare ieri mattina in aula, in qualità di testimoni della pubblica accusa, i tre fratelli di un 53enne di Guidizzolo arrestato un anno fa con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, furto ed estorsione. Nello specifico, a far scattare le manette ai polsi dell’uomo, il 17 agosto 2021, un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Mantova a seguito delle risultanze investigative circa la procedura legislativa sul cosiddetto “codice rosso”. L’uomo, infatti, a partire dall’agosto del 2020 aveva preso con cadenza quasi quotidiana ad assumere atteggiamenti violenti nei confronti dei genitori al fine di farsi consegnare somme di denaro, nonostante uno stipendio mensile da oltre 2mila euro, destinate all’acquisto di sostanze stupefacenti di cui era dipendente. Il tutto messo in atto tramite urla, spintoni e minacce. Una situazione incancrenitasi col tempo che aveva portato, il resto della famiglia, a vivere nel terrore. Soprattutto l’anziano padre, come confermato ieri dai testi, continuava a preoccuparsi per le sorti della moglie, invitando a più riprese il figlio violento a lasciarli in pace e a farsi curare in una comunità per tossicodipendenti. Prossima udienza il 10 novembre per le ultime escussioni testimoniali della difesa, tra cui quella dell’anziana madre del 53enne, per poi passare a febbraio 2023 quando in tale seduta si provvederà all’esame dello stesso imputato e alla discussione finale.