Amministrative, Potere al Popolo si chiama fuori

MANTOVA Alle amministrative di Mantova Potere al Popolo non sarà presente: si tratta di una scelta di campo non semplice, ma coerente con ciò che il movimento sta costruendo a Mantova e provincia.

Più di un anno fa Potere al Popolo è stato tra i promotori di un percorso condiviso e innovativo con Mantova in Comune. L’obiettivo era ambizioso: portare una visione diversa della città fin dentro al Consiglio Comunale per mettere al centro del dibattito i diritti dei lavoratori e a tutela ambientale, così come fatto da Potere al Popolo già a San Giorgio Bigarello alle elezioni del 2019. Alla fine del 2019 il progetto è stato condiviso con una candidata civica dal profilo ambientalista per rappresentare e sintetizzare il percorso plurale. Il COVID-19 ha bruscamente interrotto la costruzione elettorale con l’annullamento di qualsiasi evento e con l’assorbimento di tutte le energie di Potere al Popolo nelle iniziative di solidarietà attiva a sostegno delle fasce di popolazione più colpite. A fine lockdown la sorpresa: il Movimento 5 Stelle con arroganza voleva inserirsi nel percorso imponendo il proprio simbolo ad una coalizione civica e ad una candidata che già a inizio anno aveva pubblicamente ritenuto incompatibile questa possibilità. Nel mentre, vecchie, vecchissime conoscenze della fauna politica mantovana si erano attivate per forzare questa alleanza innaturale e rinverdire esperienze elettorali minoritarie.

Nonostante tutto, per oltre un mese Potere al Popolo ha cercato di mediare fino all’ultimo e di proporre soluzioni di sintesi. Tentativi caduti nel vuoto. Quei modi di fare politica messi alla porta stavano rientrando dalla finestra: con il sorprendente aiuto di chi – anche la candidata – al momento di scegliere ha preferito rompere la fiducia e percorsi costruiti da tempo. Scelte legittime, certo, ma che ancora oggi non hanno trovato alcuna spiegazione politica razionale se non la delusione per un’occasione mancata.

Dopo un’ampia discussione alla luce di questi fatti, gli attivisti hanno ritenuto che il progetto civico non avrebbe potuto essere proseguito con i presupposti con cui era nato e hanno inoltre scartato l’ipotesi di una candidatura lanciata a poche settimane dalle urne. Per Potere al Popolo lo scenario elettorale è ormai definito: di fronte ad un candidato vincente pronto a fare il bis, ci sono candidature dove tra vecchie facce, neofascisti, personaggi in cerca d’autore e autentiche liste famigliari non vi sono visioni complessive sulla Mantova di domani, né progetti di cambiamento capaci di competere con il sindaco uscente che si appresta a governa per altri 5 anni senza opposizione in consiglio comunale.

Al di là delle amministrative, il 20 e 21 settembre si terrà il referendum costituzionale (per cui Potere al Popolo farà campagna per il NO) mentre nei prossimi mesi si preannuncia un aggravamento delle condizioni economiche e un aumento delle tensioni sociali. Per questo gli attivisti intendono proseguire nel consolidamento organizzativo sul territorio con iniziative politiche e sociali, portando un contributo di idee e progetti sulla città Mantova e ponendosi come riferimento per tutte/i coloro che si impegnano per la giustizia sociale e ambientale. A inizio ottobre è già in programma un’assemblea generale provinciale per rilanciare il percorso di Potere al Popolo a livello territoriale.