Apam: trasporto sempre più caro, sempre più in rosso

MANTOVA Dopo tre annualità in rosso per Apam Spa, e una carenza cronica di personale, serve un piano industriale in grado di rilanciare la società in vista delle prossime gare pubbliche per la concessione del servizio di trasporto che arriveranno nel 2025. Ma la politica dell’amministrazione comunale sembrerebbe trascurare la difficile partita, pur avendo quasi un terzo delle quote azionarie. Questa la tirata d’orecchie di Forza Italia all’indirizzo di via Roma, che peraltro lamenta costi all’utenza non rapportati alla qualità del servizio.
«È interesse di tutti i cittadini mantovani avere una società sana e competitiva – sottolinea il capogruppo azzurro in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri –. A Mantova abbiamo le tariffe più alte della Lombardia, seconde solo a quelle di Milano. È difficile incentivare il trasporto pubblico con tariffe così elevate. Serve un piano industriale per Apam». Ma a detta di Forza Italia ciò che manca è la volontà politica di via Roma di operare in questa direzione.
A Milano è scoppiata la polemica degli aumenti del ticket per il trasporto pubblico che ha oramai raggiunto la cifra record di 2,20 euro per singola corsa. A Mantova, rimarca Baschieri, «i rialzi delle tariffe sono già stati applicati a settembre nella indifferenza della politica locale». Per salire su un autobus che percorre le linee urbane nel capoluogo virgiliano si arriva a spenderne sino a 1,60 per un viaggio che non può superare i 75 minuti e il raggio dei comuni dell’hinterland. «Troppo per una città di modeste dimensioni come Mantova. Comprendo le difficoltà di Apam Spa che a causa della pandemia sanitaria ha visto ridursi drasticamente i passeggeri (circa -21% negli ultimi anni) e capisco le difficoltà nel raggiungere l’equilibrio economico nei bilanci che negli ultimi tre anni hanno chiuso con i conti in rosso. Nel solo 2022 si prospetta un disavanzo di circa 800mila euro, ma l’applicazione di una tariffa così elevata è inconcepibile».