Arpa e GdF ieri in Pro-Gest. Ma puzze zero

MANTOVA Proteste reiterate, soprattutto sulla stampa, e controlli altrettanto costanti sullo stabilimento della cartiera, per verificare la conformità degli impianti e il rispetto dei parametri per quanto riguarda emissioni e stoccaggi di materia prima. Anche ieri nell’impianto Pro-Gest di via Poggio Reale hanno stazionato svariati uomini degli organismi preposti. Auto del nucleo ambientale della Guardia di Finanza, tecnici dell’Arpa di Brescia e persino della Polizia locale. In queste ore, come comunicato ufficialmente dalla stessa azienda, «25 persone tra Polizia, Guardia di Finanza e Arpa stanno congiuntamente facendo tutti i controlli sulla nostra materia prima. Abbiamo piena fiducia nell’operato di queste forze dell’ordine e confidiamo che a loro crederete». La comunicazione è indirizzata ad alcuni cittadini intervistati dalla stampa locale, che insistono nel puntare il dito contro lo stabilimento ritenendolo responsabile di odori insopportabili.
Ma sono gli stessi controlli ufficiali a smentire l’entità delle “puzze” e la provenienza. I test effettuati sui grossi accumuli di carta all’interno dello stabilimento con il “naso elettronico” hanno sempre lasciato la lancetta inchiodata sullo zero. «La Cartiera è sotto il limite di rilevabilità. Dov’è dunque l’odore di uova marce? La puzza di zolfo?», denuncia l’azienda del gruppo Zago.
Quanto all’indice puntato dal deputato pentastellato  Alberto Zolezzi sulla carta proveniente dagli Usa, la Pro-Gest non ha difficoltà ad ammetterne la provenienza: «La carta da riciclare o macero è una materia prima che ha leggi precise e stringenti, e viene commerciata internazionalmente. La carta da macero ha un valore economico piuttosto basso e pertanto il trasporto incide molto. Va da sa che la cartiera ha tutto l’interesse a riciclare carta italiana e, ancor più, quella raccolta a Mantova. Cosa che facciamo». Ultima nota sull’inceneritore, che ancora non c’è: «Ne verrà costruito uno che tratterà la metà del quantitativo del termovalorizzatore in funzione nella gestione Burgo dal ‘98 al 2013».