Assemblea Cano, primi scontri e già tira aria anche di ricorsi

MANTOVA Cinque giorni per votare dal 22 al 26 giugno. E ieri, ultimo giorno utile per i circa 7mila soci della Canottieri Mincio, non sono mancati i tafferugli fra le due liste contendenti, quella del già presidente  Gianni Mistrorigo e quella di  Erina Zorzella. Alcuni dei loro supporter hanno infatti imputato agli avversari alcune scorrettezze negli avvisi di convocazione per un voto che, stanti le misure di sicurezza da emergenza sanitaria, ha dovuto essere espresso a distanza con modalità insolite.
Questa prima convocazione in vista dell’assemblea di domani doveva pronunciarsi su una porzione “straordinaria” inerente al nuovo statuto e ai nuovi regolamenti che la Cano dovrà adottare, e quindi su una parte “ordinaria” afferente al rinnovo delle cariche (Cda, revisori e quant’altro).
Secondo regolamento, a validare la prima convocazione saranno sufficienti la metà più uno dei soci, stimati in circa 3.550, ma trattandosi di un voto espresso con la modalità di sicurezza “a distanza” non sono venute meno da entrambe le liste in campo malumori e contestazioni. Entrambe le liste accusano alla controparte “scorrettezze”: chi per avere in qualche modo veicolato le operazioni di voto, e chi per avere usato il cellulare (severamente vietato) per documentare certi aiuti prestati a soci anziani nel momento del voto. Insomma, una schermaglia sulla quale dovrebbe pronunciarsi il dibattito, anche se già qualcuno minaccia di portare in tribunale il voto.