Botte ai figli della compagna: 35enne finisce in manette. I minori hanno 5 e 12 anni

tribunale di mantova

MANTOVA – Maltrattamenti, percosse e violenze perpetrate a vario titolo in ambito familiare ai danni dei figli minorenni della propria compagna. Con queste accuse lo scorso maggio era stato rinviato a giudizio un 35enne tunisino residente in un comune dell’hinterland cittadino. Sempre in tale sede però, oltre che nei suoi confronti, il giudice per le indagini preliminari aveva ritenuto di dover procedere anche a carico della madre delle due presunte vittime, una trentenne italiana. In questo caso il capo d’imputazione a lei ascritto è quello di abbandono e omessa vigilanza dei figli piccoli, all’epoca rispettivamente di 5 e 12 anni d’età. Una vicenda delicata su cui gli inquirenti avevano iniziato ad indagare nel settembre del 2017, dopo la denuncia presentata alle forze dell’ordine dall’ex marito della donna nonchè padre dei due bambini. Il quadro accusatorio dunque, se confermato in sede processuale, sarebbe decisamente pesante. Stando a quanto emerso infatti il 35enne avrebbe iniziato nella sua condotta poco dopo essersi trasferito a casa della nuova fidanzata. Un inferno di abusi e soprusi, aggravati dalla reiterazione temporale, protrattosi per diversi mesi. Violenze che si sarebbero consumate esclusivamente all’interno delle mura domestiche e poste in essere dallo straniero anche alla presenza della convivente. A far scattare l’inchiesta sarebbe stato il racconto fatto qualche tempo dopo dai piccoli al padre il quale s’era accorto altresì che qualcosa di grave era stato commesso ai loro danni, a fronte dei lividi e delle ecchimosi che i figli presentavano su varie parti del corpo. Ieri mattina l’apertura del processo instaurato a loro carico davanti al giudice Chiara Comunale. Prossima udienza dibattimentale il 10 luglio.