Cani e gatti seppelliti assieme a noi

cimitero san giovanni del do

MANTOVA –  Mantova Nel 2016 il centrosinistra, con il benestare del centrodestra, ha adottato il Piano regolatore cimiteriale della città di Mantova, introducendo uno spazio nel cimitero monumentale di Borgo Angeli dedicato esclusivamente alla sepoltura degli animali d’affezione. Niente di strano di fronte ad una domanda crescente: tantissime città si sono dotate di un cimitero in cui seppellire i tanti animali domestici dei cittadini (Milano, Roma, Pavia, Monza, Padova, Bologna, Ravenna, Parma, Reggio Calabria, eccetera).
A Mantova e provincia il tema sembra particolarmente sentito, visto che sono censiti circa 100mila animali d’affezione sono circa centomila (quelli registrati almeno, anche se in realtà sono molti di più); in particolare i cani sono 78.325, di cui 5.878 nel solo capoluogo, mentre i gatti sono 13.801, di cui nella sola 2.282 Mantova. Di questo e altro si parlerà domani in consiglio comunale, quando verrà approvato il nuovo regolamento cimiteriale.
Il progetto per cani e gatti o altro è rimasto per ora solo sulla carta, nonostante la crescente domanda dei tanti padroni di animali. In commissione welfare i tecnici comunali hanno spiegato che questo rallentamento è dovuto alla modifica della legge regionale che nel 2019 ha introdotto la possibilità di tumulare nel loculo del proprietario anche le ceneri degli animali. Manca solo il regolamento attuativo il cui iter di approvazione si è bloccato causa l’emergenza covid.
Ma passi la tumulazione comune. il capogruppo di Forza Italia Pier Luigi Baschieri chiede conto all’ente di altro: «Nel 2016 il centrosinistra, con il benestare del centrodestra, ha adottato il Piano regolatore cimiteriale introducendo uno spazio nel cimitero di Borgo Angeli dedicato esclusivamente alla sepoltura degli animali d’affezione. Dopo sei non si è ancora dato avvio all’esproprio del terrenosul lato Ovest del camposanto necessario per attivare l’obiettivo del piano cimiteriale. Il cimitero per animali sembra scomparso dai radar della politica. I forni crematori sono forse più remunerativi».