Caparelli (Uil): basta lavoratori fantasma, servono sicurezza e ripsetto

MANTOVA  In occasione della Festa del Primo Maggio, Fabio Caparelli, coordinatore territoriale Uil Mantova, ha lanciato un appello chiaro: «È necessario puntare un faro sul tema della Prevenzione e della Cultura della sicurezza, non solo sul territorio nazionale, ma anche nella nostra Provincia». I dati Inail mostrano una Lombardia tra le regioni italiane con il maggior numero di morti e infortuni sul lavoro negli ultimi anni. «Purtroppo i dati dei primi tre mesi dell’anno non sono per nulla incoraggianti», sottolinea Caparelli. «Stesso ragionamento sulle denunce per il riconoscimento delle malattie professionali e sugli infortuni in itinere». Caparelli denuncia «il totale disinteressamento da parte dell’attuale Governo circa il mesto primato e il mancato dialogo con le Organizzazioni Sindacali per l’analisi e la condivisione di quelle proposte atte a contrastare il fenomeno». «Il dolore del giorno dopo e il cordoglio mediatico, dal nostro punto di vista, non servono più: questo è il momento di agire se si vuole rendere giustizia alle tante madri e ad altrettanti padri che non fanno più ritorno presso i loro cari». Caparelli punta il dito contro la logica del profitto e rilancia le richieste della Uil: «istituzione di una procura speciale, del riconoscimento del reato di omicidio colposo per il raggiungimento di “Zero morti sul lavoro”, certezze di un lavoro sicuro, ben retribuito, dignitoso e rispettoso delle regole sancite nei Ccnl firmati dalle Organizzazioni più rappresentative. Chiediamo controlli, sanzioni, ma anche la certezza della pena per chi viola le norme». «Servono formazione specifica e risposte reali ai problemi di diseguaglianza sociale». Caparelli conclude sottolineando che «solo lavorando in sinergia con le istituzioni, gli enti datoriali, il mondo della scuola il cambiamento di rotta sarà possibile». Nei prossimi giorni, annuncia, sono previsti «importanti eventi condivisi con le altre Organizzazioni Sindacali territoriali, con Inail, Ats ed enti datoriali» per riportare al centro il tema della sicurezza e della prevenzione.