Cassa Integrazione, aumenti da record

MANTOVA L’analisi della Cisl sulla cassa integrazione. “I dati della Cassa integrazione del mese di ottobre – afferma Dino Perboni segretario Cisl -, pubblicati dall’Inps, mostrano che il ricorso agli ammortizzatori sociali è rimasto in costante crescita rispetto allo stesso periodo del 2019;
infatti dai emerge che nel 2019 si è fatto ricorso agli ammortizzatori sociali per un totale di 1.502.738 nello stesso periodo del 2020 le ore utilizzare sono state ben20.319.200, che in termini percentuali sono pari al 1252% ossia 13,5 volte in più . Pertanto, c’è stata una crescita esponenziale senza precedenti della cassa integrazione. Le casse integrazioni utilizzate sono state: la cassa in deroga, che è stata reintrodotta quest’anno, la cassa ordinaria e quella straordinaria. Nel confronto la cassa ordinaria è passata dai 780.211 del 2019 ai 17.168.594 dello stesso periodo del 2020 con un aumento di 16.388.383 di ore; quella straordinaria si è abbassata passando dai 722.527 del 2019 ai 467.425 del 2020 con un calo di -255.102 ore. Infine, la cassa in deroga in soli 7 mesi è stata di 2.683.181 ore quando nello stesso periodo del 2014 durante la Grande Crisi le ore sono state 853.259. La forte crescita delle cassa ordinaria e in deroga e l’abbassamento di quella straordinaria è dovuto proprio agli effetti del lockdown e della conseguente blocco delle attività e, attualmente, non a processi di ristrutturazione o dismissione.
I settori: l’industria ha realizzato un totale di 16.824.677 ore di cassa integrazione da gennaio a ottobre del 2020 rispetto alle 1.420.329 dello stesso periodo del 2019, così suddivise: cassa integrazione ordinaria 16.318.821 nel 2020 contro i 712.237 del 2019; cassa in deroga 56.584 ore nel 2020 (nel 2019 non era in essere); cassa integrazione straordinaria 449.272 ore nel 2020 rispetto alle 708.092 del 2019. Complessivamente il settore dell’industria ha visto crescere l’uso delle ore di cassa integrazione del 1085% pari a 11,8 volte in più del 2019.
Commercio: il ricorso agli ammortizzatori sociali è stato prevalentemente attraverso la casa in deroga, la quale ha visto il suo utilizzo pari a 2.560.601 di ore; così come le ore della cassa straordinaria sono incrementate dalle 14.435 del 2019 alle 18.153 del 2020. Il dato d’insieme è 2.578.754 ore di cassa rispetto alle sole 14.435 del 2019 con una crescita del 17765% pari a 178,6 volte in più. E’ il peggior dato mai registrato anche raffrontate al agli anni della Grande Crisi.
Infine il settore delle costruzioni: complessivamente le ore di cassa sono state 852.257 ore rispetto a quelle del 2019 che furono 67.974 ore, con un’impennata pari al 1154%. In questo settore si è fatto prevalentemente ricorso alla cassa ordinaria totalizzando 849.773 ore nel 2020 rispetto alle 67.974 ore del 2019; mentre la cassa in deroga è stata impiegata nel solo mese di maggio pari a 2.484 ore.
Tuttavia, è e sarà importante pianificare e programmare obiettivi di sviluppo per permettere la ripartenza del lavoro e delle attività economiche, altrimenti si verificherà la chiusura delle attività economiche.
Pertanto, è stato fondamentale da parte del Governo prevedere l’estensione della cassa Covid fino a marzo del 2021 in modo da non disperdere il tessuto economico e l’occupazione; altrimenti si sarebbe avviato un circolo vizioso fra perdita del lavoro e crisi aziendali, con un’inevitabile avvitamento dell’economia e conseguenti effetti drammatici sul piano sociale. Tuttavia, resta la necessità di cambiare gli ammortizzatori sociali e ricostruire le politiche attive del lavoro oltre a programmare gli obiettivi di sviluppo mediante i fondi messi a disposizione della comunità europea.