Colonnine di ricarica, poche richieste e tanti dubbi

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MANTOVA Il piano di potenziamento dell’elettrico non sembrerebbe avere incontrato molto interesse da parte degli operatori privati. La manifestazione bandita dall’amministrazione il 21 febbraio scorso, e che avrebbe dovuto scadere domani, 27 marzo, ha ricevuto una proroga di un ulteriore mese, come da prassi consolidata. Prossima scadenza per presentare in Comune la documentazione utile ad accaparrarsi il servizio sarà il 16 aprile – fatte salve ulteriori deroghe.
Il piano generale con la dislocazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici predisposto dall’ente dimostrava grandi ambizioni, pressoché decuplicando le postazioni oggi attive. Il tutto su un’estensione che, se andata a buon fine, non avrebbe lasciato scoperta alcuna area del capoluogo, sia dentro che fuori le mura. Ed è forse proprio la portata numerica delle nuove installazioni che ha reso necessario al Comune offrire alle società interessate nuove tempistiche per inoltrare le domande con dicitura “Proposta di cui all’avviso pubblico per manifestazione di interesse per l’installazione su suolo pubblico di infrastrutture di ricarica ad uso pubblico per veicoli elettrici”. Per ammissione dello stesso ente, fra coloro che hanno risposto al bando non pochi hanno fatto richieste di chiarimenti.
Del resto, è sufficiente buttare l’occhio sulla mappa predisposta dagli uffici comunali per comprendere come talune postazioni si troverebbero in condizione deficitaria nel rapporto costi/benefìci.
Laddove i pallini blu individuano stalli di ricarica esistenti, quelli rossi sono invece riservati ai proponenti. Ma questo è il punto critico dell’offerta: le nuove postazioni sono infatti per lo più dislocate in aree periferiche, o comunque in quartieri dove la diffusione del veicolo “green” se non sia assente comunque scarseggia.
Restano poi le questioni legate ai costi di occupazione del suolo pubblico per le future colonnine, che evidentemente non hanno sono parsi persuasivi per le società, e anche questa è materia che “non fa d’onor poco argomento”.

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