Commemorazione per Cesare Fretta il “martire delle giornate rosse”

MANTOVA Cento anni fa, come oggi: Cesare Fretta veniva barbaramente ucciso nell’incendio della propria armeria di via Cavour a seguito dei disordini del 3-4 dicembre 1919. Un evento preconizzato otto anni fa dall’allora consigliere comunale  Celestino Dall’Oglio, che attraverso una mozione ad hoc ottenne dal consiglio la ricollocazione di una lapide commemorativa, già rimossa nel 1949.
Per anni rimase sopra il civico 49 la sola effigie bronzea del Fretta, senza altra indicazione. «Per me la memoria è sacra a tutti i livelli e in tutti i registri politici – commenta Dall’Oglio –. E proprio in questi giorni del centenario, dove già a Buscoldo è stata onorata la figura di Giuseppe Bertani, ho fatto leva su alcune sensibilità affinché ci fosse un uguale riconoscimento per Fretta». Detto, fatto, messaggio recepito: il ristoratore  Giovanni Lodi, che oggi gestisce il ristorante “Sücar Brüsc” dove cento anni fa c’era l’armeria di Fretta, proprio questa mattina (ore 11) darà corso a una commemorazione con rinfresco del “martire delle giornate rosse”.