Comunali a Mantova: sul candidato Rossi, Fi decide dopo la Befana

MANTOVA – Forza Italia ha deciso se aderire al cartello di  Stefano Rossi? «A gennaio. Forse». Così il commissario cittadino degli azzurri  Nicola Sodano durante la cena degli auguri dell’altra sera che ha fatto il “tutto esaurito” al Rigoletto con una partecipazione superiore alle attese – tanto che qualcuno è persino rimasto in piedi (oltre 130 presenti).
L’attesa era grande, dato anche il tema: “Mantova 2020”. I padroni di casa Anna Lisa Baroni (coordinatrice provinciale) e Sodano hanno illustrato la posizione del partito sul piano nazionale, volta a un’opposizione senza sconti al governo “tutto tasse”, spesa corrente, mance elettorali, poltronismo, liti e veti che bloccano lo sviluppo, ma anche a quello locale. Dopo aver messo in guardia dal “sopravvalutare” l’amministrazione Palazzi, frutto di «grande dispendio di denaro pubblico con risultati non sempre positivi», l’ex sindaco ha alzato i toni, rivendicando il ruolo decisivo di Forza Italia in un centrodestra che voglia porsi come reale alternativa all’attuale esecutivo. «Non c’è centrodestra senza gli azzurri: Lega e Fratelli d’Italia sono in ascesa ma rappresentano solo la destra-destra, che a Mantova non ha i numeri né l’appeal per sfidare autorevolmente Palazzi. Forza Italia rappresenta invece la grande area moderata, cattolica e liberale: senza di essa non si può sperare di vincere. Siamo assolutamente disponibili a ragionare di programmi e ad aderire al progetto unitario – ha puntualizzato Sodano – sulla base però di un percorso condiviso e del rispetto reciproco». Al primo partito della coalizione, la Lega, onore e onere di esprimere il candidato sindaco; ma «a parti invertite, quando Lega e Meloni erano ai minimi termini, Berlusconi ebbe tutt’altro comportamento verso gli alleati».
Sulla stessa linea gli interventi di Romano Arioli, Pierluigi Baschieri, Marco Ghirardini e dell’on. Baroni, che ha concluso la serata ribadendo il proprio giudizio negativo sull’amministrazione Palazzi e sull’attuale “governo delle tasse”: «Un problema e un pericolo sui diversi fronti economico, politico, sociale. Sono Pd e M5S i veri avversari di Forza Italia», ha concluso.