Confesercenti: “Aumentano solo gli Airbnb, mentre gli soffrono”

MANTOVA “Fa piacere constatare che i numeri dei turisti nella nostra provincia e, in particolare, in città non siano in calo, ma dobbiamo tuttavia rilevare che ciò non significa che il settore alberghiero mantovano goda di buona salute”, è questo il commento del referente per Mantova di Assohotel-Confesercenti Roberto Tebaldini, a fronte dei dati provinciali per l’anno 2018 presentati questa mattina alla Cervetta.

“Il dato che più balza all’occhio è l’esplosione del fenomeno della ricettività non imprenditoriale: affitti di alloggi Airbnb e simili, che in soli tre anni in città sono raddoppiati (mentre gli hotel sono diminuiti) e sui quali pesa il ragionevole sospetto che si nasconda un ampio fenomeno di sommerso. Se analizziamo i dati, infatti, i 1.000 posti letto negli alberghi della città (ma la tendenza è simile anche su base provinciale) avrebbero una capacità di occupazione di 365.000 notti all’anno, ma sono invece occupati solo per il 41%. Con queste percentuali un’impresa fatica a sopravvivere e non può investire. Com’è possibile, quindi, che i 1.000 posti letto nelle strutture “alternative” (bed and breakfast, agriturismi e soprattutto case private tipo Airbnb) dichiarino soltanto il 18% di occupazione all’anno? Con questi numeri non ci sarebbe guadagno, invece queste strutture continuano ad aumentare a un ritmo vertiginoso. E’ un danno per la concorrenza e per le casse comunali che, ricordiamo, così non incassano la tassa di soggiorno. Su richiesta di Confesercenti, la Regione Lombardia ha introdotto il Codice di Identificazione delle Case Vacanza che, speriamo, aiuti a fare ordine nel settore, oltre che garantire più tutule ai turisti”.

“Bene, invece – conclude Tebaldini – il dato sui turisti stranieri in aumento: è qui che bisogno continuare a lavorare, perché gli stranieri hanno una maggior capacità di spesa, di cui beneficia positivamente tutto il territorio”.

Alle analisi di Tebaldini si aggiungono le considerazioni del Presidente di Confesercenti Mantova Gianni Rebecchi: “E’ evidente che c’è ancora un ampio margine di miglioramento: possiamo lavorare molto su quel 59% di notti all’anno che risultano ancora non occupate dai turisti, soprattutto nei mesi da novembre a marzo, su cui sarebbe importante attivare politiche di promozione del territorio per rendere il territorio più attrattivo. A tal proposito, continuiamo a ritenere fondamentale la creazione di un’agenzia di promozione del territorio a partecipazione pubblico-privata (oltre alla necessità di un assessorato al turismo nella città capoluogo, visto che la provincia non ha più delega in materia): far conoscere Mantova e sviluppare azioni programmate sul territorio con una visione internazionale dovrebbe vedere, prima di tutto, l’ente pubblico in prima linea, anche per dare linfa vitale all’imprenditoria che, con questi numeri, è evidente non riesce ad investire”.