Da Comunità Mantovana un fondo per le nuove povertà

MANTOVA –  Il Covid-19 non è più solo sinonimo di emergenza sanitaria ma anche di nuove povertà. Per questo Fondazione Comunità Mantovana, insieme a Fondazione Cariplo, ha ritenuto opportuno rimodulare la propria attività, individuando nuovi obiettivi strategici finalizzati a contrastare i tanti e diversi effetti della crisi. Il risultato è l’avvio del “Fondo povertà” che partirà alla fine del prossimo mese di agosto o all’inizio di quello di settembre, e comunque a ridosso della partenza del nuovo ano scolastico. “È stata un’iniziativa avviata da Cariplo che metterà a disposizione 100mila euro a cui si aggiungeranno altri 50mila euro di affiancamento territoriale”, ha spiegato il segretario generale Franco Amadei, “si tratta di un Fondo che rimarrà nel tempo per dare vita a degli aiuti concreti. Le cifre comunque non sono congelate e potrebbero subire delle variazioni al rialzo in futuro. Ci auguriamo che questa nuova iniezione di sostegno economico potrà fare la differenza”. Il prossimo mese, infatti, ci saranno già le scadenze dei due bandi per il settore Cultura, Arte, Ambiente (il 21 maggio) e quello per l’Assistenza sociale (il 25) dei quattro complessivi previsti per il 2021 del valore complessivo di 650mila euro a cui si aggiungeranno, tra giugno e luglio, gli emblematici minori per altri 400mila euro.
“In questi mesi abbiamo tanto sentito parlare dei problemi delle giovani generazioni che sono soprattutto sociali ed educativi”, ha spiegato il vicepresidente Albino Portini, “da qui è partita la volontà di voler aiutare le famiglie più disagiate. La quota territoriale del Fondo povertà verrà suddivisa in parti uguali tra Fondazione Comunità Mantovana e la Fondazione Luigi ed Eleonora Gonzaga”. Un fondo, quello nato per “contrastare l’aggravio delle nuove povertà”, fortemente voluto anche dal compianto Gian Paolo Tosoni, come ci ha tenuto a sottolineare il presidente Carlo Zanetti.
La strategia di investimento del nuovo Fondo intende infatti contrastare l’impoverimento delle persone e delle famiglie prevedendo un supporto alle reti territoriali pubblico-private di prossimità, considerate un tassello fondamentale per massimizzare le capacità di intercettazione “dal basso” delle nuove povertà, riducendo così i rischi di una sovrapposizione di servizi simili.

Tiziana Pikler