Dopo 12 anni riapre lo storico albergo “San Lorenzo”

MANTOVA Aveva chiuso nel settembre del 2007 e ufficialmente dal 31 dicembre successivo l’attività ricettiva del più importante (in quanto storico) hotel di Mantova, il “San Lorenzo” di piazza Concordia aveva cessato di esistere. Di lì a breve lo stabile sarebbe stato acquistato dal Gruppo Squassabia, che però ha cercato invano per anni di ricavarne un residence, senza ottenere mai da via Roma il cambio di destinazione d’uso.
Ieri l’amministrazione comunale ha annunciato la svolta: l’albergo riaprirà. Non si sa ancora se con lo stesso nome o meno, ma riaprirà. Le trattative condotte dall’immobiliare “Due Pini” di Marostica ha concluso la trattativa accaparrandosi l’immobile, decisa a farlo ritornare all’antico splendore. Accanto al sindaco  Mattia Palazzi e agli assessori  Giovanni Buvoli e  Andrea Murari, i nuovi proprietari, titolari della società,  Fabio Campagnolo e  Paola Giaretta. Un’operazione che, a lavori di ristrutturazione ultimati, assommerà a circa 5 milioni di euro, e sortirà la gestione di un 4 Stelle, come era prima, affidata a un imprenditore del settore mantovano, oggi di stanza nel Vicentino, facente capo alla società alberghiera “VH”. Nel progetto generale si tratterà di un hotel deluxe, appunto, riportato alla capacità originaria di 42 stanze (prima della chiusura era stato ridotto a 35).
«Una risposta positiva alla crescente domanda alberghiera nella nostra città, che ha visto nell’ultimo triennio un incremento del 24%», ha commentato il sindaco.
Ma la soddisfazione dell’amministrazione, come rileva il vicesindaco Buvoli, va anche al recupero di Ici arretrate per 217mila euro, cumulate dai precedenti proprietari, e sanate dai nuovi.
Parla invece di un ulteriore tassello che diversifica l’offerta ricettiva cittadina l’assessore Murari: «Questa operazione soddisfa il nostro orientamento volto a coprire un ampio ventaglio di tipologie di utenti: dagli studenti, che troveranno risposta alla loro richiesta nel Mantova Hub, oltre che nello studentato di via Solferino (pronto in primavera), o a quello di Frassino, sino ai turisti che cercano invece la tradizionale struttura ricettiva nel comfort di un 4 Stelle». «Siamo insomma una città che investe e che attira investimenti», conclude Palazzi.