Doppio rogo doloso: 8 mesi al piromane

20211020_181323_2996816-696x522

MANTOVA C’erano stati due incendi nel giro di 4 ore nei seminterrati di due palazzine che ospitavano dei richiedenti asilo. In entrambi i casi l’origine era palesemente dolosa. Gli agenti del Gom (Gruppo Operativo Misto, ndr) della Polizia locale di Mantova avevano fatto scattare subito le indagini arrivando a individuare il responsabile dei due roghi avvenuti il 20 ottobre 2021 nel centro d’accoglienza per richiedenti asilo di via Vivanti a Formigosa, gestito dalla cooperativa Alce Nero. Il caso del doppio incendio era stato infine chiuso nei mesi seguenti con il rinvio a giudizio di un 55enne italiano residenti in zona. L’uomo è stato quindi processato con rito abbreviato e condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa. La sentenza è stata emessa tempo fa dal gup di Mantova, ma solo in questi ultimi se ne è venuti a conoscenza. Stando a quanto appreso riguardo alle circostanze e al movente del duplice incendio doloso, queste non sarebbero riconducibili a questioni legate al razzismo. Di fatto però il 55enne condannato ha sempre negato ogni responsabilità, sulle quali gli investigatori avrebbero invece trovato numerosi riscontri. Durante la perquisizione domiciliare che era stata effettuata a suo tempo gli agenti di viale Fiume avevano sequestrato numerosi accendini e altro materiale utile per appiccare il fuoco. Inoltre le telecamere presenti in zona aveva ripreso un uomo che entrava e usciva dai seminterrati delle due palazzine negli orari immediatamente precedenti ai due incendi. Sempre in casa del 55enne erano stati infine trovati e sequestrati abiti in tutto e per tutto uguali a quelli indossati dal piromane. Il primo rogo era stato appiccato intorno alle 11.45 a delle masserizie negli scantinati della palazzina 2. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco che avevano domato l’incendio, accertandone immediatamente l’origine dolosa. Verso le 16.15 di quello stesso 20 ottobre di tre anni fa era scoppiato il secondo incendio negli scantinati della palazzina 4 del centro d’accoglienza. Alla fine una dozzina di migranti erano stati sgomberati perché i loro alloggi erano stati dichiarati inagibili.

newspaper-rec728