Doppio rogo doloso al centro d’accoglienza. Individuato un sospetto. Gesto sconsiderato. Esclusa la matrice politica

MANTOVA  Gli agenti del Gom della Polizia locale di Mantova avrebbero individuato una persona su cui convergono pesanti sospetti per il doppio rogo divampato mercoledì scorso negli scantinati di un gruppo di palazzine in via Gioulio Vivanti a Formigosa, una delle quali è in uso alla cooperativa Alce Nero come centro d’accoglienza per richiedenti asilo. Stando a quanto emerso all’origine del doppio incendio ci sarebbe il gesto sconsiderato di uno dei residenti in una delle palazzine. Gli stessi agenti della Polizia locale avrebbero nel frattempo escluso la matrice politica dietro questi roghi, informandone comunaue la Digos. In seguito agli incendi una dozzina di migranti ospitati nella palazzina 2 erano stati trasferiti in altri alloggi a scopo precauzionale. Lo stesso per tre nuclei famigliari che erano nella palazzina 4. Il primo incendio era divampato poco prima di mezzogiorno di mercoledì scorso e aveva interessato alcuni box per auto sotto la palazzina 2. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco che avevano domato le fiamme e messo in sicurezza lo stabile. Dai rilievi era stato individuato un innesco che faceva propendere per un atto doloso. Intorno alle 16.15 seguenti un secondo rogo era divampato negli scantinati della palazzina 4, che si trova a una trentina di metri dalla palazzina 2. C’era stato un nuovo intervento dei vigili del fuoco che avevano poi individuato un secondo innesco. Gli agenti del Gruppo Operativo Misto (Gom) della Polizia locale avevano quindi dato il via alle indagini.