MANTOVA Nelle settimane che hanno seguito l’inizio della guerra in Ucraina la Chiesa mantovana, attraverso la Caritas diocesana, le parrocchie e la rete dei Centri di Ascolto, ha deciso di sostenere un’intensa attività di accoglienza delle famiglie gradualmente arrivate nella nostra provincia. I dati della prefettura indicano che i profughi ucraini arrivati sono quasi 1800. Di questi, circa 200, in prevalenza donne e bambini, si sono rivolti ai Centri di Ascolto diocesani per avere un alloggio. Le parrocchie, il seminario vescovile e privati cittadini hanno messo a disposizione locali per l’accoglienza, grazie ai quali è stato possibile dare casa a 49 famiglie. Contemporaneamente, la Chiesa mantovana ha scelto di aprire una raccolta fondi con una duplice finalità. Da un lato sostenere i percorsi di ospitalità promossi nel mantovano, e dall’altro alcuni progetti in Ucraina promossi dalla Caritas locale, in particolare la Caritas di Leopoli. La scelta di Leopoli non è stata casuale, infatti la Chiesa mantovana e quella greco-ortodossa di Leopoli hanno un gemellaggio ormai ventennale, che ha portato molti giovani ucraini a essere ospitati nel periodo estivo in diverse comunità parrocchiali della diocesi. A oggi la raccolta fondi ha raggiunto i 252.193,32 euro. In questi mesi sono state utilizzate risorse pari a 108.806,13 euro, che corrisponde al 43% del totale finora raccolto.