Entro un anno partono i lavori del sottopasso per la stazione

Un montacarichi per bici e pedoni nel progetto definitivo fatto dalla Rfi

MANTOVA L’avanzo di bilancio di 4 milioni e 962mila euro, relativo all’esercizio 2018 del Comune, finirà tutto in opere pubbliche. Lo hanno annunciato in pompa magna con una conferenza stampa lo stesso sindaco  Mattia Palazzi e il vice  Giovanni Buvoli delegato al bilancio. Quasi 5 milioni insomma di investimenti e parte corrente, già ripartiti e destinati, tanto che il prossimo 29 o 30 aprile il consiglio darà il benestare definitivo a questo “botto” di fine legislatura.
Numerosi gli interventi già più volte annunciati in vari riparti dei lavori pubblici. Ma uno in particolare spicca, per rilevanza: il sottopasso ciclo-pedonale davanti alla stazione ferroviaria. A detta dello stesso sindaco, «è un’opera che i mantovani attendono da quarant’anni, e questa volta siamo davvero in grado di prevederne l’esecuzione. I lavori vogliamo che partano entro un anno», commenta Palazzi.
La realizzazione è fortemente vincolata a un impegno di 500mila euro che il Comune intende mettere quale quota dell’ente per un progetto che già c’è. Un progetto definitivo, precisa il primo cittadino, da lui stesso visto durante l’ultimo incontro avuto con Rete ferroviaria italiana, e che dovrebbe tradursi in una convenzione altrettanto definitiva tra Comune e Rfi già quest’estate.
L’intera opera avrà un costo che si aggira attorno ai 3 milioni, dei quali quasi l’80% a carico delle ferrovie. Palazzi ha già potuto visionare quell’elaborato, il quale consta in una corsia sotterranea posta proprio dirimpetto all’ingresso della stazione. Un montacarichi a pareti trasparenti potrà servire sia l’utenza appiedata sia quella munita di biciclette.
Tutto questo, commenta ancora il sindaco, «è il risultato di un bilancio sano e in equilibrio, che ci permette tante realizzazioni. A chi dice che noi abbiamo potuto fare tante cose grazie al “tesoretto” lasciatoci dai predecessori, rispondo che lo stesso tesoretto lo stiamo cumulando anche noi, e questo avanzo ne è l’esempio. Solo che noi lo abbiamo anche tradotto in opere. In più abbiamo anche portato a casa quasi 60 milioni dallo stato o da altri enti», conclude il primo cittadino.