Ex ceramica, ultimi giorni: via Roma in fibrillazione per i problemi viabilistici

MANTOVA L’annuncio arriva dallo stesso sindaco  Mattia Palazzi attraverso la sua pagina Facebook: la ex ceramica di Fiera Catena ha i giorni contati, così come lo scheletro del “magone” per il quale sono avviate le procedure di esproprio. Al posto della vecchia fabbrica prenderà posto il plesso scolastico che raggrupperà l’istituto tecnico “Mantegna”, oggi dislocato in tre differenti caseggiati, mentre in luogo dello scheletro di cemento mai completato avremo area pubblica. «Mercoledì abbiamo firmato il contratto con la ditta e fra 15 o 20 giorni al massimo verrà iniziata l’opera di cantierizzazione. L’abbattimento della ceramica seguirà a breve», spiega l’assessore ai lavori pubblici  Nicola Martinelli.
E non siamo che all’inizio. I lavori, che partono dai veri “magoni” di ciò che formerà il complesso di “Mantova Hub”, trovano concomitanza con gli altri cantieri che stanno interessando la periferia sud-est della città. Altri significativi interventi stanno per concretizzarsi anche nella cosiddetta “piazza del pensiero”, così come concepita nel piano dell’architetto Stefano Boeri, a partire dai lavori di recupero della “casa del custode” (probabilmente deputata a ospitare la “casa della memoria”) e quelli su uno dei cinque ex magazzini militari di San Nicolò, nel quale troverà sede un centro Aspef per la comunità disabili – quest’ultimo approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, col voto definitivo sul piano finanziario dell’azienda.
«Stiamo lavorando in questi giorni sulla viabilità – prosegue Martinelli –, data la sovrapposizione di cantieri che verranno a essere insediati di lì a poco: da quelli dell’Anconetta a quelli di Valletta Valsecchi, dove già il 27 maggio partiranno i lavori per le nuove asfaltature; poi ci saranno i lavori per i campetti di calcio, sempre in Valletta, poi i lavori del ponte di catena e quelli della ciclabile di via Argine Maestro, che andrà appunto a collegarsi al ponte sul porto. Sono tutti lavori che insistono su un’area piuttosto ristretta, e finiranno inevitabilmente per causare incomodi ai residenti. Aggiungiamo anche gli interventi già programmati all’inizio dell’autunno da parte della Tea per la posa del teleriscaldamento che andrà a servire la nuova scuola. Insomma – conclude l’assessore – ce n’è abbastanza per giustificare lo studio di un piano anche viabilistico che renda questi cantieri il meno impattanti possibile. Vedremo come organizzare ogni cosa»: