Gambarara, il quartiere dimenticato

MANTOVA Questa volta il covid non c’entra: la pandemia è economica, non sanitaria. Imprese abbandonante e divenute zone franche, spesso preda di vandalismi e inquietanti frequentazioni. È sufficiente fare un giro per Gambarara per comprendere che gli edifici commerciali con le scritte “vendesi” o “affittasi” sono più di quelli in attività.
A sollevare il problema è il capogruppo di Forza Italia in Comune  Pier Luigi Baschieri, che si appella all’amministrazione affinché quest’area goda di par condicio con altri quartieri.
«Da troppi anni Gambarara sembra sparita dai radar della politica. Sono le segnalazioni dei cittadini a sollevare un grido d’allarme per una zona periferica, a pochi metri dal confine con Porto Mantovano, che merita più attenzione e qualche investimento in più per migliorare il decoro e combattere un degrado dovuto più che altro allo spopolamento delle piccole e medie aziende che in passato avevano fatto la fortuna della zona», commenta il capogruppo azzurro.
A colpo d’occhio si può trovare di tutto, a partire dall’ex mercato ortofrutticolo facilmente penetrabile da soggetti sbandati e poco raccomandabili. Lungo le vie alberi spezzati a causa di una scarsa manutenzione del verde, marciapiedi inesistenti o completamente ammalorati a causa di interventi ordinari o straordinari mai fatti, altri spazi verdi privi di un parco giochi per minori, un’illuminazione pubblica tutta da rivedere con punti luce ancora in cemento…
«È innegabile che Gambarara vanti un credito con la città e in particolare con questa amministrazione che non ha lesinato risorse per la rigenerazione urbana in tutti i quartieri periferici, salvo qui», prosegue Baschieri.
Interpretando le segnalazioni dei residenti, Baschieri stila poi una lista di priorità: messa in sicurezza dell’ex mercato ortofrutticolo ricoperto di amianto, come pure altri capannoni abbandonati; realizzazione di un sottopasso per eliminare il passaggio a? livello più “famoso” della città; videosorveglianza come in tutti gli altri quartieri; illuminazione pubblica per gli assi viari principali, oggi completamente al buio; una piano asfalti per recuperare strade e marciapiedi; uno sgambatoio per cani e qualche attrazione in più per i più piccoli nel parco.
«Bisogna mettere mano al piano triennale delle opere e rivedere completamente la scala delle priorità – conclude Baschieri – dando precedenza a questi quartieri che da anni attendono il proprio turno».