Il centrodestra forse venerdì deciderà su Rossi

MANTOVA  Ancora in movimento le proverbiali “bocce” nel centrodestra, dove allo stato dei fatti, dopo il summit della settimana scorsa, sono rimaste due personalità in lizza per la nomination a sindaco nel 2020: quello di  Nicola Sodano – ufficializzato dal direttivo di Forza Italia – e dell’imprenditore  Stefano Rossi, simpatizzante leghista, e dallo stesso segretario del carroccio  Antonio Carra definito “vicino di casa” del centrodestra, comunque aficionado salviniano senza riserve, come dimostrano reiterati suoi post sui social network.
Ma se solo la settimana scorsa sembrava che l’indice di gradimento di Rossi non fosse altissimo, soprattutto per via delle riserve espresse dai tricolori di Fratelli d’Italia, allo stato dell’arte, a seguito di alcuni abboccamenti, sembrerebbe che quelle cautele siano venute meno. Salgono pertanto le quotazioni di Rossi, che certamente vanta dalla sua la spinta salviniana di  Alessandra Cappellari e il diritto di prelazione della Lega nella proposta del candidato.
Resta infine da considerare anche nel centrodestra la possibilità di qualche defezione eccellente, e in prima quella di  Giuliano Longfils, il cui orientamento ormai sembrerebbe definito in direzione della lista civica “No inceneritore”, che in molti osservatori dànno ormai per certa. Lista, questa, che andrebbe ad affiancarsi alla proposta del Movimento 5 Stelle, più che mai lontano da un possibile apparentamento con il Pd dopo la conferma di quest’ultimo di assicurare piena fiducia e sostegno al sindaco uscente  Mattia Palazzi.