Via libera del Pd al Palazzi-bis. Inizia la conta nel centrosinistra

MANTOVA Era presente  Mattia Palazzi l’altra sera quando l’assemblea cittadina del Partito democratico si è riunita per discutere e approvare un documento predisposto dalla segreteria. Nel documento viene data una valutazione “fortemente positiva” dell’opera di sindaco, della giunta e della amministrazione in generale in questi quasi 5 anni di governo. La sua risposta, pur data per scontata, rimanda tuttavia la conferma ufficiale di qualche giorno per valutare qualcosa.
Soprattutto, è ragionevole pensare che Palazzi stia seguendo gli orientamenti del partito, al fine di valutare se e come assorbire anche la componente renziana defezionaria, e magari avere anche ampie garanzie sulla scelta delle persone da mettere in lista.
Altro punto su cui il primo cittadino dovrà riflettere sarà la certezza di poter contare su tutta la compagine di centrosinistra, compresa Sinistra italiana, che da tempo (specie su capitoli quali il welfare) denuncia rivendicazioni di programma. Non ultimo, infine, il collocamento della Lista Gialla (già Palazzi 2015) che deve di necessità riposizionarsi nel contesto dell’alleanza.
Il documento, approvato all’unanimità dall’assemblea, in ogni caso, si conclude così: «Il Partito democratico cittadino chiede che il sindaco Mattia prosegua l’opera intrapresa per la città, profondamente cambiata in questi anni, dai quartieri al centro. Mantova è infatti uscita dall’immobilismo e dall’isolamento degli anni precedenti».
Come pure argomenta il segretario cittadino  Giovanni Pasetti, illustrando il testo, «l’amministrazione ha abbassato le tasse dei mantovani, dall’Irpef comunale alle rette dei nidi. Ha risolto problemi decennali, come piazzale Mondadori e i tanti “magoni” presenti, favorendo l’insediamento di nuove imprese e quindi nuovi posti di lavoro, come Rossetto a Valdaro e la stessa Esselunga. Ha aumentato del 24% il turismo, investendo per salvaguardare e restaurare il nostro patrimonio culturale e storico. Tutto questo è stato reso possibile da una costante azione volta a instaurare relazioni e redigere progetti che hanno portato a Mantova oltre 63 milioni di euro». La pagella sul sindaco inoltre tiene conto che «dallo Stato, dalla Regione, dall’Europa, dalle fondazioni e dai privati. Il Partito democratico cittadino chiede dunque a Mattia Palazzi di candidarsi per un secondo mandato alla carica di sindaco di Mantova, iniziando da subito a offrirgli, secondo statuto e convinzione, il massimo appoggio, mentre rafforziamo la coesione nel partito e nell’amministrazione, e lavoriamo a consolidare l’alleanza di centro sinistra».
Il testo è stato approvato all’unanimità dopo un dibattito che ha coinvolto numerosi iscritti. Scontato, seppure atteso, l’ok dell’interessato.