Il Comune chiamato a giudizio per le mostre Braque e Chagall

MANTOVA – Lo avevano sollevato i pentastellati, e a quanto pare l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, ha recepito gli argomenti con i quali si erano alzate le barricate contro l’organizzazione delle grandi mostre volute dall’amministrazione comunale per il rilancio del neo-ristrutturato Palazzo della Ragione: “Marc Chagall come nella pittura così nella poesia”, e “Braque vis à vis”. L’accusa del Movimento 5 Stelle, che aveva sollevato il caso muoveva dalla procedura diretta utilizzata dall’amministrazione, senza passare per una manifestazione di interesse e per un regolare bando di gara.
A questo punto l’amministrazione ha opposto resistenza e ha affidato l’incarico all’avvocato amministrativista  Paolo Gianolio, che si appoggerà a Roma, sede del ricorso, sul domiciliatario  Orlando Siviero del foro capitolino.
Quasi 11mila euro è la competenza dell’avvocato mantovano, e poco meno di 900 quella del legale romano. Dal canto suo l’amministrazione ritiene di avere rispettato i crismi di legge nel dare corso a due grandi eventi proposti dalla stessa società organizzatrice per valorizzare la politica culturale del Comune.