MARMIROLO «Abbiamo fatto investimenti importanti e non possiamo nasconderci: partiamo per vincere». Il presidente del Marmirolo, Roberto Ballotari, mette la propria squadra in pole position nella corsa Promozione e si aspetta di lottare con il Suzzara fino all’ultima curva del prossimo campionato. «La società ha fatto il suo – sottolinea – ora la parola passa al campo».
Voto al mercato condotto da Dalmaschio e Bizzoccoli?
«Si sono mossi bene, hanno grande appeal sui giocatori. Mi fa piacere vedere come Marmirolo sia diventata una piazza ambita. Hanno sforato un pochino il budget, ma per adesso possiamo chiudere un occhio…».
Trenta giocatori in rosa: non saranno troppi?
«Partiamo così al raduno del 18 agosto. Finita la preparazione faremo le opportune valutazioni. E vedremo se occorrerà sfoltire».
Partite per vincere: la pressione non vi spaventa?
«Gli obiettivi sono chiari, inutile nascondersi. Bizzoccoli in tal senso è una garanzia: è un tecnico preparato e ambizioso, un vincente. Gli ho dato carta bianca, ora mi aspetto i risultati».
E’ tutto pronto per ripartire. Ma con la grana protocolli come la mettiamo?
«Ci aspettiamo un’apertura, altrimenti non se ne fa niente. Le società non possono prendersi certe responsabilità. Se non ci sarà un allargamento delle maglie rispetto ai protocolli attuali, le porte del nostro campo resteranno chiuse».
C’è poi la questione vincolo.
«Un’altra questione spinosa. Abolirlo sarebbe assurdo, un ulteriore colpo basso alle società, già provate dalla crisi, e a chi ha investito sui giovani e rischia di aver buttato i soldi».
Il settore giovanile è da sempre un suo pallino. E’ l’anno buono per il salto di qualità?
«Me lo auguro, anche in questo settore sono stati fatti investimenti importanti. Ho affidato a Endro Gola il ruolo di responsabile, dalla Juniores alla Scuola Calcio: la sua esperienza è di sicuro un valore aggiunto. Sono convinto che un’eventuale scalata della prima squadra debba andare di pari passo con la crescita del settore giovanile».
Spera sempre di coinvolgere la Robur nel progetto?
«Ci siamo seduti al tavolo insieme ai rappresentanti del Comune. E’ un primo passo. Una buona convivenza non può che giovare a tutti. A proposito, posso chiarire una cosa?».
Dica pure…
«C’è qualcuno che ancora mi associa ad un mio quasi omonimo con gravi problemi giudiziari. Questa cosa, lo confesso, mi ha creato un forte disagio e vorrei chiarire, una volta per tutte, che io non ho nulla a che vedere con questo individuo».