Il dramma dei cani sfuggiti ai padroncini

MANTOVA Cani senza meta che vagolano raminghi per le vie della città, e che non riescono ad avere da subito un tracciamento utile per essere riportati a casa. È quanto vanno denunciando alcune associazioni in questi giorni in cui gli schiamazzi (ma anche i contestati “botti”) di fine anno avrebbero comportato i ben noti danni agli amici a quattro zampe. Alcuni scappati dalle proprie residenze in seguito ai festeggiamenti, senza la responsabilità imputabile ai proprietari.
Ma ad aggravare il quadro sarebbe, sempre a detta delle stesse associazioni, il fatto che le cliniche veterinarie di emergenza, deputate a individuare i proprietari degli animali, tramite i microchip, nelle circostanze emergenziali non avrebbero corrisposto agli “sos” animalisti. Più casi segnalati, e alcuni in particolari denunciano manifeste omissioni. «Venerdì sera – ci segnalano in redazione –, io e due amiche siamo state protagoniste di un episodio brutto, in quanto siamo amanti degli animali. Siamo state contattate dai nostri ragazzi che avevano trovato un cagnolino (razza cocker) che si era perso. Abbiamo consigliato loro di portarlo dal veterinario per risalire al padrone con la lettura del microchip. Essendo sera l’unico luogo aperto era una ben nota clinica. I ragazzi si sono presentati spiegando del ritrovamento. È stato risposto loro che dovevano chiamare le forze dell’ordine e sono stati mandati via. In questi casi il veterinario è obbligato per prassi alla lettura del microchip. Il comportamento del veterinario è davvero poco professionale e inconcepibile. Io e le mie amiche siamo davvero deluse e arrabbiate per tutto ciò. Fortunatamente il cagnolino ha ritrovato il proprio padrone perché siamo ritornate con lui a Levata e la sua famiglia lo stava già cercando. Tutto è finito bene».
Un lieto fine nella singolarità dell’episodio. Ma, si chiedono in molti, quanto può toccare di buono ai numerosi animali che scappano occasionalmente dai muretti di casa? E possono i veterinari chiamarsi fuori da un servizio pubblico utile oltretutto alla salute dei nostri animali domestici?