Perché la ‘ndrangheta ha 40 anni di meno

MANTOVA  La ‘ndrangheta a Mantova c’è, anche se ha 40 anni di meno. Di seguito qualche correzione (doverosa) e riflessione sulla sentenza emessa l’altro ieri a Brescia nell’appello del processo Pesci sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Mantovano. Complessivamente i giudici della Corte d’Appello hanno emesso condanne per 78 anni di reclusione nei confronti di 9 dei 13 imputati, vale a dire 41 anni in meno del cumulo di pene del processo di primo grado (settembre 2017) che era stato di 119 anni di reclusione, quasi un secolo di meno rispetto a quanto chiesto dalla pubblica accusa. L’altro ieri la riduzione delle pene è stata più contenuta, meno di mezzo secolo, ma comunque consistente e che richiede una doppia lettura. Al netto delle riduzioni di pena per il boss  Nicolino Grande Aracri passato da 28 anni di reclusione in primo grado ai 20 anni e 8 mesi dell’appello, e dei 17 anni e 8 mesi per  Antonio Rocca contro il 26 anni e 10 mesi del primo grado, ad abbassare decisamente la media è stata l’assoluzione clamorosa di  Alfonso Bonaccio, che in primo grado era stato condannato a 10 anni di reclusione, e la consistente riduzione della pena di  Salvatore Muto, uno dei nuovi “pentiti” del processo Pesci, passato dai 18 anni di reclusione rimediati in primo grado agli 8 anni e 6 mesi dell’appello, da scontare in un luogo protetto. Da un lato i giudici non sembrano avere ritenuto credibili le testimonianze dei “pentiti”, finendo addirittura per assolvere Alfonso Bonaccio detto “Frunz” che secondo l’accusa faceva parte della cosca di Grande Aracri ed era particolarmente attivo nel segnalare le possibili vittime di estorsioni. Dall’altro gli stessi giudici sembrano avere comunque premiato l’attività collaborativa di Salvatore Muto, che l’altro ieri in aula ha rivendicato la “buona fede” delle sue dichiarazioni, concedendogli un cospicuo sconto rispetto alla condanna di primo grado: 8 anni e sei mesi di reclusione contro i 18 del processo di primo grado. Dieci anni di meno, come Bonaccio, ma molto probabilmente per motivazioni diverse, che sarà molto interessante legger quando saranno depositate fra tre mesi.

Carlo Doda