Il libro “Storia della Guardia di Finanza di Mantova dalle origini ai giorni nostri” presentato mercoledì

MANTOVA Nel 250° Anno di Fondazione della Guardia di Finanza, nella mattinata di mercoledì, in occasione della cerimonia ufficiale di inaugurazione del Festivaletteratura, la Guardia di Finanza di Mantova presenterà un libro, intitolato “Storia della Guardia di Finanza di Mantova dalle origini ai giorni nostri”, alla presenza delle massime autorità e aperto al pubblico. Più in particolare, la presentazione del libro della Guardia di Finanza sarà articolato in due momenti: inaugurazione ufficiale del Festivaletteratura in Piazza Sordello, con flash sulla presentazione e, a seguire, incontro di didascalia sul Testo, presso la “Sala degli Arcieri” di Palazzo Ducale, nella cui occasione sarà allestito, altresì, un apposito stand della Guardia di Finanza. La presentazione del libro vuole essere un omaggio della Guardia di Finanza alla Città di Mantova e al Festivaletteratura. Il volume ripercorre la storia delle Fiamme Gialle virgiliane, un excursus di episodi, di persone e di caserme, dal 1774, anno in cui tutto è iniziato: era il 5 ottobre 1774, infatti, quando venne costituita la “Legione Truppe Leggere”, per volere del Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, primo esempio, di un Corpo Speciale, istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Compiuta l’Unità d’Italia, nel 1862, venne istituito il “Corpo delle Guardie Doganali”, unificando i diversi Corpi di Finanza degli Stati Pre-Unitari, alcuni dei quali gloriosamente distintisi nelle lotte risorgimentali. Nel 1906, al Corpo della Guardia di Finanza furono consegnate le stellette, a seguire le guerre coloniali, in Africa Settentrionale, per poi passare ai due conflitti mondiali e ai caduti della Guardia di Finanza, tra tutti, il Finanziere Luigi Boccaletti, perito nella presa di Monte Sperone, Dolomiti Bellunesi, autunno 1917, al quale è dedicata la Caserma di Mantova, di Corso Garibaldi, sede dei Reparti del capoluogo e al cui ingresso vi è una lapide alla memoria ed il Tenente Renato Benini, caduto nell’eccidio di Cefalonia-Corfù, sul fronte greco, nel settembre 1943, al quale è intitolata la Caserma di Castiglione delle Stiviere, sede della locale Tenenza.