MANTOVA – Potrebbero nascere altri due parcheggi scambiatori alle porte della città serviti da bus navetta. Un disegno duplice: quello di dare ulteriore impulso all’orientamento di questa amministrazione di tagliare il numero dei veicoli circolanti (per lo più, come dimostrato dallo studio preliminare al Put, provenienti dai comuni della cintura), e secondariamente di utilizzare spazi oggi degradati, soprattutto se occupati da opere non mai compiutamente realizzate o rimaste invendute; insomma, eliminare altri “magoni” per fare spazio ad aree di servizio pubblico.
Come più volte dichiarato dall’assessore alla viabilità Iacopo Rebecchi la giunta punta ad avere un’area da destinare a parcheggi scambiatori a ogni ingresso della città. Due già sono realtà: quello di campo canoa, ampliato nella propria offerta di stalli nel 2019, e l’altro quello di piazzale Montelungo, che dal 2020 ha assorbito anche l’area dell’ex PalaTe, unendosi anche a piazzale Ragazzi del ’99. Rimarrebbero scoperte le direttrici cremonese e quella veronese-bresciana. Da qui la ricerca di spazi, magari eliminando qualche “magone”.
A Colle Aperto-Ponte Rosso aveva guardato già nel precedente mandato amministrativo l’ex assessore alla rigenerazione urbana Lorenza Baroncelli, puntando gli occhi soprattutto sul grande immobile mai ultimato di Ponte Rosso (a sinistra seguendo la direzione Verona). Un ampio spazio che tuttavia, come affermato dall’assessore all’urbanistica Andrea Murari, risulta di proprietà di una banca dopo le traversie dei costruttori. Una difficoltà tecnica all’acquisizione, superiore addirittura a quella affrontata per l’altro “magone” di Colle Aperto in via Croce, destinato a diventare un centro servizi per il quartiere.
Molti infatti, oltre a quello dei costi, sarebbero gli ostacoli burocratici e legislativi da superare, ma la porta progettuale non è del tutto chiusa. E a detta dello stesso Murari, ci si sta lavorando sopra.
L’altro possibile parcheggio scambiatore invece, per soddisfare le esigenze di chi proviene dalla Cremonese, potrebbe essere individuato a Borgo Angeli, magari nell’ampio spiazzo che affianca il cimitero monumentale. Con una possibile variante a Belfiore, come ipotizzato da Rebecchi. Anche in questo caso comunque occorre fare valutazioni particolari, prima di dare corso a studi di fattibilità.