Informagiovani apre a Mantova. La sede al Baratta

MANTOVA Le biblioteche non sono più quelle di una volta. Meglio così. Nel senso che resta l’insostituibile valore del sapere alla portata di tutti, ma i servizi si sono nel tempo ampliati e ancor più si potenzieranno nei prossimi anni, fino a far diventare questi poli culturali anche luoghi di riferimento dal punto di vista sociale, grazie a funzioni di orientamento e informazione. Procediamo con ordine: tra i tanti progetti iniziati per interessare anche una più vasta e nuova utenza alla lettura, si annoverano pomeriggi ludici, presentazioni di volumi, gruppi di lettura ormai avviati con esiti consolidati, laboratori per bambini, ragazzi e adulti. Così come spiegato dall’assessore comunale alle biblioteche e alle politiche giovanili Alessandra Riccadonna e dalla direttrice delle biblioteche comunali Francesca Ferrari. Ma il cambiamento procede oltre. “Per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo è necessario collaborare con le diverse realtà territoriali – specifica Riccadonna – progettando su tutto il territorio. Con questo approccio è nato il progetto de “I 6 gradi della lettura”, cofinanziato da Fondazione Cariplo, e realizzato in sinergia con Rete Bibliotecaria Mantovana, Festivaletteratura e Cooperativa Charta Onlus, per la promozione della lettura verso nuovi pubblici, grazie a iniziative in luoghi non convenzionali, come ristoranti o teatri, registrando buoni risultati di affluenza.”
Tra le innovazioni partite con tale progetto la più significativa è la “Casa digitale del lettore”, un ambiente digitale d’incontro e di confronto, pensato e realizzato dai ragazzi, liberamente accessibile, che consente loro di diventare protagonisti nella generazione di contenuti: brevi video, post, interazioni con altri attorno al tema della lettura. Con l’aggiunta dei consigli dei bibliotecari e dei dialoghi tra gruppi di lettura: un contesto in grado di integrare la dimensione fisica degli incontri. Partner strategico nel panorama complessivo è la scuola, al centro di un’ altra importante iniziativa dell’Amministrazione comunale di Mantova, “Generare il futuro: dalla scuola alla città”: progetto di rigenerazione urbana, finanziato da Regione Lombardia con risorse europee, che trova il proprio fulcro nelle scuole di 4 quartieri cittadini per avviare azioni materiali (di riqualificazione degli spazi, non solo scolastici) e immateriali (di formazione, informazione o aggiornamento) che sviluppino servizi e luoghi per l’interazione sociale.
“Attraverso questa proposta – continua Riccadonna – gli istituti diventano il cardine della vita dei quartieri, hub di comunità, non solo dedicati ai servizi didattici, ma pure aperti ad attività pomeridiane, iniziative di quartiere. In questo vasto piano c’è una parte rivolta direttamente alle biblioteche e al rapporto tra le sedi centrali, quelle di quartiere e le istituzioni stesse. Un impegno che stiamo portando avanti e consente un forte impatto sulla promozione della lettura. E non solo.”
Il programma prevede, infatti, un intervento strutturale presso la Biblioteca Gino Baratta: la ristrutturazione dei locali, mai utilizzati e denominati “appartamento del custode”, dove saranno spostati alcuni uffici. Altri rinnovamenti renderanno fruibile la zona soppalcata sopra l’attuale spazio per i ragazzi, nelle sale in fondo al cortile del Baratta. Per ottenere un’area che possa essere utilizzabile in diverse modalità: come aula studio o ambiente di confronto. E, novità importante, punto Informagiovani provinciale. Attualmente, infatti, ne esiste uno a Suzzara, da dove si coordina tale attività. Gli altri più vicini al centro si trovano a San Giorgio Bigarello e a Curtatone.
“Un servizio informativo, – illustra Riccadonna – specificamente pensato per i ragazzi, rispetto alle opportunità del territorio, che integri anche programmi formativi. Dai tavoli per le politiche giovanili è infatti emersa chiaramente l’esigenza circa l’attivazione di percorsi di orientamento al lavoro. Uno spazio di incontro anche con le realtà produttive del territorio, per favorire la comunicazione tra domanda e offerta, e al contempo di formazione per acquisire le competenze trasversali necessarie per accedere al mondo del lavoro. A partire dal colloquio, che va preparato in maniera accurata. A tal proposito sarebbe di grande rilievo la partecipazione fattiva delle aziende locali, in modo da comunicare quali siano le figure maggiormente ricercate nella nostra provincia. Questo impegno andrebbe ad affiancarsi e a sostenere le azioni già poste in atto dai servizi sociali, specialmente in relazione alla proposta “Finalmente una gioia”, permettendo di fornire suggerimenti anche su tutte le possibilità che il territorio offra dal punto di vista dell’orientamento, compresi, ad esempio, corsi di formazione che non siano necessariamente scolastici, ma permettano una conoscenza mirata”.
Già nella seconda parte dell’anno alcune delle attività elencate dovrebbero essere attivate. Tale risultato si va ad aggiungere a progetti come “I sei gradi della lettura” e altre iniziative , che in circa due anni e mezzo hanno consentito tramite bandi di raccogliere due milioni di euro di investimenti, che porteranno una ricaduta diretta sulla cittadinanza. La Rete Bibliotecaria Mantovana, di cui il Comune di Mantova è centro sistema, è in procinto di aderire alla Rete delle Reti bibliotecarie italiane: un’associazione che nasce per rispondere alle necessità delle biblioteche di pubblica lettura di adottare una nuova visione di cooperazione e che ha lo scopo di costituire un soggetto che abbia possibilità di intervenire a livello di scelte governative nel settore.
Ultima chicca: a ottobre partirà, in collaborazione con Banca Etica, un corso di informazione finanziaria ed economica, dedicato in particolare ai giovani, ma a cui possono partecipare persone di ogni età. Un’altra proposta inedita per andare incontro a esigenze contemporanee.