La “fata Rugiada” al top richiama 380 persone alla festa leonardesca

MANTOVA ”Movesi l’amante per la cosa amata”… Con questo testo poetico di Leonardo, sulle note di Roman Vlad, il presidente dell’associazione  Casa della Rugiada Davide Squassabia ha dato il via alla festa: una notte di poesia, che il quinto centenario leonardesco ha trasformato in una serata poliedrica e proteiforme, esattamente come il genio vinciano cui si è ispirata.
L’occasione è stata dettata dal solstizio estivo che ha anticipato di qualche settimana l’annuale appuntamento di Sustinente, per solito riservato alla notte di San Lorenzo.
Insomma, la “fata Rugiada” che alimenta il fiore della poesia, quest’anno si è tradotto in “orizzonti d’acqua” leonardesca miscelando, come nel celebre codice Hammer, ruscelli di poesia e cascatelle teatrali, installazioni artistiche figurative e intrattenimenti per i bambini. Il tutto in un’atmosfera festosa e di danza che ha richiamato la cifra record di 380 ospiti nella ormai celebra sede del Loghino Gonzaga-Squassabia di Sustinente.