MANTOVA Nell’ambito dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata la Guardia di Finanza di Mantovaha sviluppato accertamenti, finalizzati al rispetto del regolare adempimento degli obblighi previsti dal Codice Antimafia (D. Lgs. 159/2011), nei confronti di soggetti sottoposti con provvedimento definitivo ad una misura di prevenzione, dimoranti nella provincia di Mantova. Nel corso di questi riscontri veniva individuata una persona, residente nel Comune di Curtatone (Mn), colpita da provvedimento definitivo della “sorveglianza speciale” emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nel 2014, in quanto coinvolta in reati di criminalità organizzata nell’ambito di una indagine sull’autostrada Salerno/Reggio Calabria. L’art. 80 del predetto Codice Antimafia prevede che chi è colpitoda tali misure di prevenzione ha l’obbligo di comunicare, per dieci anni, ogni variazione del proprio patrimonio che superi la cifra di euro 10.329 (in precedenza la normativa prevedeva il limite di 20 milioni dilire) al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ove risiede. In particolare,il soggetto esaminato,nel corso dell’anno 2018,ha acquistato, da un fallimento, una villetta a schiera nel Comune di Curtatone, per un valore complessivo corrispondente a circa 100.000 euro,senza comunicare detta compravendita allaGuardia di Finanza di Mantova.Dopo aver approfondito l’esame della posizione sotto un profilo investigativo, la stessapersona è stata deferita, a piede libero, all’Autorità Giudiziaria,avendo violato l’art. 76 del citato Codice Antimafia (che prevede la reclusione fino a sei anni e lamulta di oltre 20.000 euro). Alla denuncia è seguita la richiesta di sequestro preventivo da parte della Procura della Repubblica di Mantova per cautelare i beni che,in caso di condanna,vanno sottoposti a confisca diretta o per un valore equivalente. Sulla scorta dell’attività esperita, accogliendo le tesi investigativee la proposta della Procuradella Repubblica, il Gip di Mantova emetteva decreto di sequestro preventivoche veniva prontamente eseguito dai militari del Nucleo PEF GdFdi Mantova,sottoponendo a vincolo l’abitazione,che potrà passare, all’esito del processo, al patrimonio dello Stato.Il provvedimento, a seguito di ricorso presentato dalla parte, è stato confermato anche dal Tribunale del riesame.Tale misura cautelare è stata voluta dallegislatore per controllare in maniera efficace i patrimoni di quelle persone che sono state condannate per taluni reati o sono soggette a misure di sorveglianza speciale.Le indagini eseguite dal Nucleo PEF e l’attenzione della Procuradella Repubblica confermano, ancora una volta, l’importanza delle attività a contrasto di tutte le formedi criminalità economico-finanziaria,che mirano a reprimere anche quei comportamenti che sembrano apparire poco lesivi del contesto economico,ma che spesso sono sintomatici ditentativi di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico-socialedel territorio.