Lavori pubblici, fiato sul collo per rispettare i tempi della Ue

Mantova Tanti cantieri, e la gente è felice nel vedere che le cose si muovono, ma tante rimostranze anche per la mancanza del rispetto dei cronoprogrammi che in qualche modo sono spesso sinonimi di disagio. Un cantiere significa sacrificio di parcheggi, significa deviazioni del traffico e quant’altro. Da qui i rilievi indirizzati a diverse opere pubbliche pur attese.
Sintomatico il caso di Lunetta, dove due opere in fase di realizzazione lamentano gli sforamenti. Dei lavori di recupero del forte asburgico abbiamo detto nei giorni scorsi. La data teorica della consegna dei lavori avrebbe dovuto essere il 30 giugno, ma già un cartello mostrava una sorta di “errata corrige” spostando il termine di un mese.
Più preoccupante invece il nuovo centro sociale in fase di realizzazione: un’opera che si avvale di un finanziamento europeo di 1,8 milioni, più una quota comunale che porta a 2 milioni il budget. Anche in tal caso il cronoprogramma esibisce un intervento che dovrebbe essere portato al taglio del nastro a fine luglio ma le varianti imposte dagli uffici e dal cantiere stesso allungano i tempi sino a data da destinarsi.
Frattanto cresce la preoccupazione dei residenti per un cantiere “invasivo” che ha portato via diversi posti auto, al punto di causare quei parcheggi “selvaggi” in concomitanza con gli eventi sportivi del Neolu, il nuovo palazzetto dello sport di Lunetta.
Non dovrebbero essere pregiudicati i finanziamenti legati al piano di ripresa e resilienza (Pnrr) che pongono come termine ultimo per le esecuzioni il 2026, “terminus post quem non”, ma un po’ di fiato sul collo comunque il comparto dei lavori pubblici lo avverte.
Soprattutto si paventa la messa in mora per altri impegnativi disegni. E se il Comune vanta l’avvenuta riqualificazione delle palazzine di via Gaber, meno ottimismo circola per la realizzazione della nuova scuola milionaria di Borgochiesanuova.
Al di fuori dei finanziamenti europei invece permangono i punti interrogativi sul recupero degli ex capannoni militari di San Nicolò annessi al progetto generale di Mantova Hub. A tutt’oggi non si hanno notizie dei laboratori di chimica verde difficilmente pronti per ottobre, o lo spazio destinato al progetto “Dopo di noi”. E fermiamoci pure qui.