Le città in cui si guadagna di più: Mantova nella Top 30

MANTOVA Gli stipendi in Italia non sono uguali ovunque: oltre al tipo di lavoro e al livello di carriera, anche il territorio in cui si vive e si lavora incide in maniera decisiva sulla busta paga. Spostarsi da una provincia all’altra può significare portare a casa anche diverse migliaia di euro in più – o in meno – ogni anno, a parità di ruolo ed esperienza. A tal proposito, il nuovo JP Geography Index, elaborato dall’Osservatorio JobPricing in collaborazione con Spring Professional, fotografa in modo chiaro queste differenze. La ricerca, infatti, mostra come domanda e offerta di lavoro, tessuto economico-produttivo, costo della vita e livelli occupazionali determinino una vera e propria “mappa degli stipendi” in Italia. In questa mappa Mantova è al 26° posto a livello nazionale, con una retribuzione media globale lorda di 32mila euro, per una variazione di 4 punti rispetto all’anno scorso. Del resto il quadro che emerge è chiaro: nelle grandi aree metropolitane e nei poli industriali del Nord si registrano le retribuzioni più alte, mentre nel Mezzogiorno gli stipendi medi restano sensibilmente più bassi. A Milano, per esempio, la retribuzione globale annua lorda (Rga) – che a differenza della Ral comprende anche i compensi accessori – supera i 35mila euro, mentre nelle province in fondo alla classifica a malapena si raggiungo i 28mila euro. In mezzo, tante sfumature: città come Trieste, Bolzano, Roma e Genova si collocano stabilmente nella parte alta della graduatoria, mentre realtà come Taranto, Fermo o Ragusa chiudono la lista con valori ben inferiori alla media nazionale. Negli ultimi dodici mesi le retribuzioni in Italia hanno registrato una leggera crescita, pur con differenze marcate tra Nord e Sud. La geografia salariale conferma un trend ormai consolidato: il Nord Italia resta l’area più remunerativa, mentre scendendo verso Sud le retribuzioni si riducono, con l’eccezione del Lazio, che si mantiene stabilmente tra le regioni più forti grazie al peso di Roma e della pubblica amministrazione. In vetta alla classifica troviamo ancora una volta la Lombardia, con una Rga media che supera i 34mila euro, seguita dal Trentino-Alto Adige e dal Lazio, che quest’anno torna sul podio scavalcando la Liguria. In coda alla graduatoria restano invece Calabria e Basilicata. In sintesi, il divario Nord-Sud resta marcato. Se si guarda al dettaglio delle province, il quadro diventa ancora più chiaro: al primo posto c’è Milano con una Rga media di oltre 37 mila euro lordi. In generale, le province del Nord dominano la parte alta della classifica, mentre in fondo alla graduatoria, invece, si trovano province del Mezzogiorno e delle Isole, dove gli stipendi medi risultano inferiori anche di 10 mila euro lordi annui rispetto a Milano.