MANTOVA Gli Agenti della “Volante”, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato M.D., donna 45enne residente a Mantova, per aver ripetutamente posto in essere atti gravemente persecutori e reiterate minacce nei confronti del marito, malgrado fosse stata, alcuni giorni orsono, ammonita dal Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori e, quindi, formalmente invitata a cessare immediatamente qualsiasi tipo di condotta vessatoria nei confronti del coniuge.
Nella serata di ieri, infatti, giungeva alla Centrale Operativa della Questura una chiamata di soccorso – effettuata da alcuni cittadini – per una violenta lite, nella zona di viale Risorgimento, tra due coniugi in fase di separazione.
Gli Agenti della Squadra “Volante” della Questura, giunti immediatamente sul luogo dell’intervento, dapprima individuavano i due litiganti, procedendo poi ad effettuare gli accertamenti volti ad accertare la dinamica dell’accaduto; mentre l’uomo descriveva con estrema pacatezza la situazione che si era venuta a creare, la donna iniziava ad inveire nei confronti del coniuge in modo assai violento, con uno sproloquio gravemente offensivo e minaccioso, arrivando persino al punto di intimare letteralmente ai poliziotti intervenuti di consegnarle la pistola per sparare al congiunto.
Non riuscendo a calmare la donna che, durante le fasi dell’intervento, continuava ad avere un comportamento rabbioso ed ostile nei confronti del marito, ad inveire violentemente contro costui ed a camminare pericolosamente avanti e indietro sulla sede stradale, gli Agenti di Polizia decidevano di accompagnare M.D. negli Uffici della Questura per effettuare degli accertamenti più approfonditi e per valutare i provvedimenti da adottare nei suoi confronti; gli esiti dei riscontri ottenuti anche tramite l’interrogazione alla Banca Dati del Ministero dell’Interno fornivano agli Agenti della “Volante” un quadro drammatico della situazione famigliare della coppia.
D.M., infatti, il 30 dicembre scorso era stata ammonita dal Questore Sartori per una lunga serie di atti persecutori nei confronti del marito 48enne: in una di queste occasioni, ad esempio, alcune settimane orsono la donna si era recata presso il luogo di lavoro del coniuge e, con modi aggressivi e violenti – tanto che anche in quella circostanza era dovuta intervenire una pattuglia delle Forze dell’Ordine – aveva iniziato ad aggredirlo verbalmente ed a minacciarlo pubblicamente; analogo comportamento era stato tenuto dalla donna nel corso di un altro episodio avvenuto sempre nel dicembre scorso, allorché D.M. si era presentata presso la residenza del coniuge minacciando di abbattere la porta con la pretesa di portare con se il figlio minore. Anche in occasione di questo episodio erano dovute intervenire le Forze di Polizia per riportare la situazione alla calma ed allontanare nuovamente costei dall’abitazione del marito.
L’uomo, ormai ridotto allo stremo dalle violenze subite dalla moglie e non potendo più sopportare la situazione che si era venuta a creare, anche per la sicurezza e la tutela del figlio minore, alla fine di dicembre scorso si era recato negli Uffici della Questura, in Piazza Sordello, per presentare una richiesta di AMMONIMENTO nei confronti della ex coniuge, raccontando agli Agenti di Polizia le continue violenze subite da diverso tempo e con cadenza sempre più frequente.
Il caso, quindi, era stato attentamente vagliato dalla Divisione Anticrimine della Questura di Mantova, che, una volta effettuati gli accertamenti necessari volti a comprovare tutti gli atti persecutori posti in essere dalla donna, nonché la sua particolare indole violenta, aveva proposto al Questore l’emissione in via d’urgenza di un Decreto di Ammonimento nei confronti di costei.
L’Ammonimento del Questore rappresenta una Misura di prevenzione personale a carattere monitorio che, qualora violata da colui che ne è il destinatario, prevede l’aggravamento della posizione processuale dello stesso, consentendo anche l’arresto in flagranza di reato nel caso di reiterazione dei comportamenti vessatori.
L’episodio avvenuto ieri, pertanto, ha sostanzialmente aggravato la posizione di M.D. che, oltre ad aver nuovamente posto in essere atteggiamenti persecutori nei confronti del coniuge, non ha ottemperato all’Ammonimento del Questore che le ordinava di cessare immediatamente i comportamenti vessatori. Per questi motivi, anche in considerazione della flagranza del reato, gli Agenti di Polizia decidevano di arrestarla per il reato di atti persecutori.
Al termine delle attività di Polizia Giudiziaria, la donna veniva trasferita presso la Casa Circondariale di Mantova a disposizione della Autorità Giudiziaria.