L’ombra dello spaccio di droga dietro il delitto di via Bonomi. Eseguita in mattinata l’autopsia

MANTOVA Un solo fendente ma mortale e una ventina di grammi di marijuana già suddivisi in dosi.  Zane Abdul Mobarik, 21enne ghanese richiedente asilo alloggiato a Marcheno, in provincia di Brescia, sarebbe stato ucciso da un unico fendente che gli ha perforato  un polmone e quindi trafitto il cuore, e dietro la storia della lite per un cellulare rubato ora spuntano scenari riconducibili allo spaccio di stupefacenti. Il colpo mortale sarebbe stato inferto dal basso verso l’alto e l’arma del delitto, che non risulta sia stata trovata, sarebbe più un punteruolo che un coltello. Altri particolari riguardo il delitto di via Bonomi potranno emergere dall’autopsia sulla salma del 21enne eseguita questa mattina nelle sale mortuarie del Poma. Per le prossime ore è inoltre attesa  l’udienza di convalida davanti al gip per  O.H., 22enne marocchino, clandestino, senza fissa dimora che risulta domiciliato a Verona. In quella sede il giovane, attualmente in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario potrà raccontare la propria versione dei fatti e chiarire alcuni aspetti della vicenda, in particolare riguardo a quei venti grammi di droga pronta per essere spacciata sulla piazza cittadina, che potrebbero essere stati trovati addosso alla vittima, particolare, questo, che non ha però trovato conferme da parte delle fonti investigative. Si tratterebbe comunque di un particolare che sposterebbe l’asse di questa vicenda, fino ad ora vista come il tragico epilogo di una banale lite tra balordi forse in preda ai fumi dell’alcol se non di altre sostanze. Potrebbe infatti non essere una tragica e fatale casualità che un 21enne ghanese richiedente asilo domiciliato in provincia di Brescia si sia ritrovato a Mantova con un 22enne marocchino clandestino e senza fissa dimora ma domiciliato a Verona nella serata di lunedì scorso. Per il momento la versione ufficiosa dei fatti, perché di ufficiale c’è ben poco oltre alla notizia dell’omicidio e dell’arresto, è quella relativa a una lite per un cellulare rubato, furto avvenuto nei pressi di uno dei bar di piazza Don Leoni. Lite proseguita in via Bonomi dove il 22enne marocchino avrebbe infine colpito il ghanese per poi dileguarsi. Un solo fendente che però non ha dato scampo al 21enne, deceduto poco dopo l’arrivo all’ospedale Carlo Poma di Mantova.