MANTOVA Era ferma a bordo di un’auto con il motore acceso e quando ha visto i carabinieri è partita a razzo rischiando di investire uno dei militari, che però sono riusciti a bloccarla. Allo stesso modo i complici dell’automobilista, che stavano facendo un furto in un’abitazione, hanno cercato di scappare per le campagne circostanti ma sono stati acciuffati e arrestati a loro volta. Un 45enne mantovano pluripregiudicato è finito in manette nella mattinata di mercoledì scorso a Concadirame, nelle campagne tra Rovigo e Lusia, insieme a una 61enne di Verona e al figlio 26enne di quest’ultima. La donna è stata sorpresa al volante di un’auto mentre era ferma ma con il motore acceso nei pressi di un’abitazione all’interno della quale poco prima si erano introdotti forzando alcuni infissi il figlio e il suo complice per fare un furto. Quando ha visto che i carabinieri andavano verso di lei, la 61enne è ripartita a gran velocità rischiando tra l’altro di investire uno dei militari. Ne scaturiva un breve inseguimento che terminava poco dopo con la cattura della donna. Questa aveva avuto il tempo di avvisare i due complici che erano nell’abitazione, i quali tentavano di fuggire da una porta sul retro dell’abitazione che stavano svaligiando verso i campi circostanti. Anche la loro fuga, però, durava poco. Nell’auto, posta sotto sequestro, che è risultata avere le targhe contraffatte, è stato rinvenuto un lampeggiante blu per mezzi di soccorso e numerosi arnesi da scasso. Dopo una notte in carcere, il mattino seguente i tre sono stati condotti in tribunale a Rovigo per l’udienza per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto nei confronti dei tre malviventi, con udienza rinviata per i termini a difesa. Per tutti loro è stato imposto il divieto di dimora nelle province di Rovigo e Padova.