Iniziativa sulla nuova sinistra americana con presentazione libro con scritti di Wright

MANTOVA Sabato 7 dicembre ore 16 Arci Salardi  Sinistra Italiana organizza un
dibattito pubblico sui temi trattati da Wright esponente intellettuale della sinistra socialista americana, a cui attingono idee Bernie Sanders e i suoi sostenitori . Ne parlano Maurizio Pieretti e Roberto Mapelli. Introduce Fausto Banzi coord. di Sinistra Italiana
 
 
PER UN NUOVO SOCIALISMO E UNA REALE DEMOCRAZIA, come essere anticapitalisti  nel XXI secolo è il titolo del libro di Erik Olin Wright, sociologo marxista statunitense, e Presidente dell’associazione Sociologica Americana nel 2012. La sua attività intellettuale ha cominciato a formarsi nelle battaglie contro la guerra in Vietman e nel movimenti per i diritti civili. Libro a cura di Rosa Fioravante e Roberto Mapelli, tradotto da Nunzia Augeri per le Edizioni Punto Rosso. Nell’analisi sul capitalismo Wright osserva come il capitalismo sembri inattaccabile. Il dissesto e in certi casi la disintegrazione dei partiti politici tradizionali ha generato un senso di impotenza e di paralisi politica. Ciò ha aperto la strada al sorgere di un populismo di destra e nazionalistico. Si può facilmente immaginare un futuro in cui verrà accelerata l’erosione della democrazia liberale per scivolare verso forme di governo molto più autoritarie, anche se nominalmente ancora democratiche… Ma questa non è l’unica possibilità. Il capitalismo quale esiste oggi nel mondo non deve rappresentare a tutti i costi il nostro futuro. Il rifiuto popolare del capitalismo è diffuso anche se manca la fiducia nella possibilità di un’alternativa di sistema. Si possono rintracciare ovunque sforzi di resilienza per fuggire le depredazioni del capitalismo e costruire nuove maniere di organizzare la vita economica. E si verificano seri tentativi di creare nuove formazioni politiche, a volte entro gli stessi partiti tradizionali della sinistra, a volte come partiti nuovi. Esiste veramente il potenziale per costruire un’ampia base sociale per una nuova era politica progressista. Le vicende della storia e l’azione degli attori collettivi decideranno se questo potenziale potrà realizzarsi”.
Il libro si spinge a fornire un legame solido tra un’analisi del capitalismo, con tratti molto innovativi, e la costruzione di alcuni lineamenti fondamentali di un nuovo modello economico socialista centrato su una democrazia reale. E lo fa con tale precisione e perseveranza da far diventare questo quadro fungibile fin da subito ad una sua trasformazione in un vero e proprio programma politico “fondamentale”.
Crediamo ovviamente che questo non avvenga a caso, vista la militanza dell’autore nella nuova “ondata socialista” presente nel mondo anglosassone, in special modo negli Stati Uniti.
Ma per noi rappresenta una salutare novità: lo sforzo continuo di declinare le analisi e i concetti, e quindi il lavoro intellettuale, alla sua possibile funzionalità politica, spendibile nel presente delle lotte e nell’organizzazione di alternative praticabili.
Nel nostro paese, in una situazione disastrosa, con la sinistra sociale e politica in estrema difficoltà, e realmente a corto di idee, di fronte ad uno strapotere della destra, cosiddetta “populista”, che però è assai incline a difendere il peggior potere capitalistico, questa “piccola” proposta di riaggregazione teorica e pratica ci pare non solo molto preziosa, ma anche molto concreta e utilizzabile.