Maltrattamenti alla compagna e coltellata al cognato, 27enne a processo

MANTOVA Maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio. Queste le ipotesi di accusa, rispettivamente poste ai danni della compagna e del cognato, contestate a un 27enne albanese residente nell’hinterland cittadino. I fatti a lui ascritti risalgono nello specifico al periodo 2021-2023 quando, dopo aver conosciuto la sua attuale convivente, una 25enne italiana, i due avevano deciso di andare a vivere insieme a casa di lui. In breve da quella relazione era pure nata, a giugno 2022, una bimba. Ma tale rapporto, stando alla stessa persona offesa – non costituitasi parte civile – sarebbe stato osteggiato in breve dai familiari della ragazza, in particolare dalla madre e dai fratelli di lei. «Non vedevano di buon occhio il mio fidanzato perché era straniero», ha riferito la giovane ieri in aula, di fatto ritrattando punto su punto gli addebiti contenuti nella querela dalla stessa presentata ai carabinieri il 1° febbraio 2023. «In quella denuncia – ha proseguito – ho detto cose del tutto false, perché indotta da mia madre. Non è vero che fosse aggressivo e minaccioso con me, le discussioni c’erano ma come in tutte le famiglie». Una nuova versione la sua su cui pure il presidente del collegio, Giacomo Forte, si è soffermato mettendo in guardia la teste circa l’ipotesi di falsa testimonianza, anche alla luce di una serie di conversazioni tra i due fidanzati finite agli atti processuali e di tenore diametralmente diverso. Infine l’episodio che aveva visto vittima uno dei fratelli della 25enne, costituitosi parte civile, ferito dall’imputato con una coltellata a un braccio la notte dell’8 giugno 2022, due giorni dopo essere diventato padre della figlioletta e mentre la compagna si trovava ancora ricoverata in ospedale. (loren)